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Visualizzazione dei post con l'etichetta inquinamento

In aumento nel mondo le dead zone marine

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L’acqua è sempre stata una risorsa preziosa ed indispensabile per la vita dell’uomo e di ogni essere vivente. Solo dove c’è acqua c’è vita nell’universo conosciuto. L'acqua è incolore e insapore ed è costituita da un atomo di ossigeno e due di idrogeno: formula chimica H2O Senza acqua non si può vivere e l'uomo deve far di tutto per non inquinarla. Ma a quanto pare non va proprio così...  Una regione significativa deprivata di ossigeno è fiorita nel Golfo di Oman da decenni, ma è stata rilevata l'ultima volta negli anni '90. I robot hanno trovato nel Golfo la più grande "zona morta" sottomarina del mondo, un altro segno del fatto che tali regioni con esaurimento dell'ossigeno sono in aumento in tutto il mondo. Il Golfo di Oman si estende per 70.000 miglia quadrate (181.000 chilometri quadrati) e collega il Mar Arabico al Golfo Persico. Per lungo tempo è stato "trascurato" dai ricercatori a causa dell'instabilità politica della re

Le microsfere che utilizziamo ogni giorno sono il più insidioso degli inquinanti

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Avete presente le microsfere? Quelle piccole perline di plastica che molte aziende hanno aggiunto ai prodotti per lavaggio e per la bellezza del corpo quali cosmetici, saponi... praticamente centinaia di prodotti, per creare una sensazione esfoliante per i consumatori? Ebbene? Esse rappresentano il più insidioso degli inquinanti. Le piccole sfere di plastica sembrano innocue quando scivolano nel lavandino... Invece, secondo un nuovo studio pubblicato su Environmental Science & Technology , fino a 8.000 miliardi di questi pezzi di plastica entrano negli habitat acquatici, almeno negli Stati Uniti, quotidianamente, tanto da coprire 300 campi da tennis tutti i giorni, tanto da costituire una grave minaccia per la fauna selvatica. Quegli 8 miliardi di perle rappresentano solo l'1 per cento del numero totale che finiscono nelle discariche ogni giorno. Altri 800,000 miliardi finiscono negli impianti di depurazione, che vanno poi ad inquinare molti laghi d'acqua dolce, fi

Unmask, la maschera antinquinamento che rivela le nostre espressioni

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Dopo il successo from web della maschera Anonymous , che non è altro che la rappresentazione del volto di Guy Fawkes , il membro più noto della congiura delle polveri , che tentò di far esplodere la Camera dei Lord a Londra il 5 novembre 1605, entra ora in sordina sulla scena mondiale Unmask , la maschera antinquinamento che rivela le nostre espressioni. Quando si tratta di indossare una maschera, ci sono molte ragioni per farlo; per non mostrare agli altri le proprie emozioni, per nascondere un dolore, per ripararsi da una epidemia, per non diffondere germi cattivi in giro ogni volta che si tossisce o starnutisce, ed, espressione dei nostri tempi, per proteggersi dall'inquinamento atmosferico. E dove pensate sia nata questa maschera che probabilmente indosseremo in gran numero nei prossimi decenni... fino a che l'uomo non troverà la soluzione giusta per farcela togliere definitivamente? Unmask é nata in quel luogo del mondo dove è più palese e preoccupante l'in

Blue Economy: ne parla la nipote del leggendario Jacques Cousteau

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Il danneggiamento dell'oceano minaccia il benessere economico, dice Céline Cousteau, nipote del leggendario oceanografo e ambientalista francese Jacques Cousteau, avvertendo che i cambiamenti climatici e l'inquinamento stanno mettendo a rischio la fornitura di prodotti alimentari e medicinali derivanti dal mare. The International Union for Conservation of Nature ( IUCN ) stima ben 10 milioni di specie che abitano nel profondo dei mari e più di un milione vivono sulla barriera corallina. Tuttavia, all'ultima lista rossa delle specie minacciate si è aggiunto un gran numero di specie marine alle già 22.413 a rischio di estinzione, tra cui il tonno rosso del Pacifico, il pesce palla cinese e l'anguilla  americana. Le minacce alla vita marina continuano a crescere, sebbene le riserve marine coprono una superficie marina leggermente più grande dell'Europa. La popolazione del Pufferfish cinese, un alimento popolare in Giappone, è crollata al 99,99 per cento neg

Pegasos sorvola la pianura padana

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In questo preciso momento il cielo di Ozzano in Emilia, è sorvolato da un dirigibile,  75 metri galleggianti nell'aria. Erano  80  anni che  questo tipo di bolide non tornava in Italia.  Prototipo moderno  in versione  del dirigibile tedesco Zeppelin, il dirigibile  sorvola la Pianura Padana, per realizzare delle ricostruzioni tridimensionali dell'atmosfera e studiare la relazione  tra inquinamento atmosferico e cambiamenti climatici, pe rmettendo di studiare gli inquinanti atmosferici e tutte quelle sostanze che influenzano il riscaldamento globale.                                         E' questo lo scopo del progetto coordinato dall'Istituto di Scienze dell'atmosfera e del clima (Isac) del Cnr, e facente parte di un più ampio progetto di ricerca europeo chiamato Pegasos. Salendo a bordo, ci si rende conto che solo la strumentazione, che  servirà a monitorare l'aria a diverse altezze dell'atmosfera,  pesa una tonnellata.  Sopra le zone bo

Energia dall'idrogeno sempre più vicina

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La voracità di energia su cui si basa tutta la nostra economia fa consumare molti miliardi di barili annui di petrolio nel mondo, che sommati al consumo di carbone e di gas naturale contribuiscono ad una immissione in atmosfera di milioni di tonnellate di anidride carbonica al giorno.  Per cui, onde "ripristinare il clima" il mondo abbisogna di nuove fonti energetiche pulite. In attesa, quindi della fusione nucleare, la fonte energetica che risolverebbe gran parte del problema, l'energia prossima ventura in grado di adempiere al gravoso compito di guarire i mali del pianeta resta l'idrogeno , i cui progressi, attualmente, stanno facendo passi rilevanti. Come si sa in natura non esistono giacimenti d'idrogeno e ci vuole tanta energia elettrica per rompere i suoi legami con altri atomi. Bisogna perciò produrlo e per ottenerlo bisogna usare altre energie. Ma non si possono usare le energie fossili, altrimenti inquinerebbero, e se si usa l'energia puli

Questa Cina che va sempre di fretta!

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Un rapporto di Greenpeace ha invitato l'industria tessile cinese a ripulire i suoi processi di produzione dopo aver trovato alti livelli di inquinamento nelle città industriale a sud di Xintang - la " capitale dei jeans del mondo " - e Gurao , una cittadina la cui economia è basata sull'80% della produzione di lingerie   come reggiseni, biancheria intima, articoli di abbigliamento e altro.    L'inquinamento delle acque è già uno dei più gravi problemi ambientali della Cina. Non solo le riserve idriche del paese vanno scomparendo rapidamente, ma secondo il ministro cinese per la Protezione Ambientale circa il 25 per cento delle persone già bevono acqua contaminata. l'impatto sconvolgente che l'industria tessile crescente della Cina sta avendo sul delta del Pearl River (nell'immagine accanto) . L'abbigliamento è una delle esportazioni più importanti della Cina e il Regno Unito ne è un grande importatore, indi per cui si potrebbe dire che

C'era una volta l'orso bianco...

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Dell'icona più riconosciuta dei ghiacci, cioè di quei preziosi esemplari di biodiversità ambientale che sono gli orsi bianchi, una specie minacciata dall'estinzione, ne sono rimasti poco più di 25 mila in tutto il mondo.  Alaska, Canada, Groenlandia e un arcipelago norvegese sono i territori in cui si muovono. Adesso in quei luoghi, a 1000 chilometri da Capo Nord, sta per arrivare un esploratore italiano, Luca Bracagli, esperto di queste latitudini. E' proprio la calotta polare artica il luogo che si può definire come la patria degli orsi polari per eccellenza. Per cercare di capire cosa stanno facendo gli orsi, Luca Bracagli ha intrapreso una spedizione a forte rischio alle Svalbard, nel Mar Glaciale Artico, a metà strada tra la Norvegia e il Polo Nord. La spedizione prevede ore e ore di appostamenti fino a 50 gradi sottozero. Più della metà della superficie è coperta da ghiacciai e nevi perenni, e la fauna della regione artica si aggira libera in un luogo dove il b

San Francisco: vogliono dissacrare questa terra sacra

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" Vogliono dissacrare questa terra sacra ", dice Norman "Wounded Knee" Deocampo, un indiano Ohlone residente a Vallejo, città californiana che affaccia sulla Baia. La proprietà è Glen Cove Park , un luogo dove si trovano i resti di un antico villaggio Ohlone di 3500 anni fa, e che occupa una parte del territorio della baia di San Francisco sin da quando gli spagnoli arrivarono nel tardo 18 ° secolo, dove oggi sono sepolti migliaia di indiani Ohlone.  L'insediamento è uno dei più antichi e tra i pochi che si sono sottratti allo sviluppo. Ma per decenni, il governo locale di Vallejo ha in mente di convertire una porzione di terre incolte in un parco sulla Bay Trail. " Quello che vogliamo fare è tornare a quello che era 100 anni fa ," sostiene Steve Pressley, del Greater Vallejo Recreation District (GVRD), promotore del progetto Glen Cove Waterfront Park Master Plan , da realizzare in un sito di quindici ettari situato a sud di Vallejo , sul

W la vecchia cara bicicletta

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W la vecchia cara bicicletta, che torna sempre in voga nei momenti difficili, come quello che il mondo sta ora vivendo. Ebbene... in bicicletta adesso conviene di più! Il 30% di sconto fino ad un massimo di 700 euro: è l'incentivo concesso dal ministero dell'Ambiente a chi acquisterà una bicicletta nel corso dell'anno. La misura, compresa nel pacchetto di interventi statali a sostegno del mercato delle due ruote, prevede un fondo di 8.750.000 euro da erogare nel corso del 2009. Una manovra volta a sostenere la diffusione delle due ruote anche nelle grandi città per combattere traffico e inquinamento atmosferico. Allora, che aspettate, in sella, signori! Per saperne di più sull'andare in bicicletta: Andare in bicicletta - consigli pratici Andare in bicicletta fa bene alla linea e al cuore Immagine: legambientecorato.it

L'inquinamento delle acque mette a repentaglio la fertilità maschile?

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Secondo una ricerca inglese ci sarebbe un legame ben preciso tra l'inquinamento delle acque e l'aumento dei problemi di fertilità maschile. Finora c'era solo il sospetto che l’inquinamento dei fiumi e dei mari potesse portare a problemi “sessuali” negli uomini. In particolare si poteva immaginare come gli agenti chimici che ogni giorno spargiamo nelle acque di tutto il mondo andassero ad intaccare la fertilità maschile, rendendo complicata la procreazione negli individui colpiti. Ora lo studio svolto in Inghilterra ha messo in evidenza come i componenti chimici in grado di bloccare il testosterone siano stati trovati nei fiumi inglesi. I ricercatori hanno identificato un gruppo di sostanze che agiscono come anti-androgeni contenute in medicine come i contraccettivi. Sostanze che entrano poi nella catena alimentare. Immagine: www.blogscienze.com/