Questa Cina che va sempre di fretta!
Un rapporto di Greenpeace ha invitato l'industria tessile cinese a ripulire i suoi processi di produzione dopo aver trovato alti livelli di inquinamento nelle città industriale a sud di Xintang - la "capitale dei jeans del mondo" - e Gurao, una cittadina la cui economia è basata sull'80% della produzione di lingerie
come reggiseni, biancheria intima, articoli di abbigliamento e altro.
L'inquinamento delle acque è già uno dei più gravi problemi ambientali della Cina. Non solo le riserve idriche del paese vanno scomparendo rapidamente, ma secondo il ministro cinese per la Protezione Ambientale circa il 25 per cento delle persone già bevono acqua contaminata. l'impatto sconvolgente che l'industria tessile crescente della Cina sta avendo sul delta del Pearl River (nell'immagine accanto).
L'abbigliamento è una delle esportazioni più importanti della Cina e il Regno Unito ne è un grande importatore, indi per cui si potrebbe dire che ne è anche complice.
Il rapporto afferma che l'inquinamento è emblematico della produzione tessile in Cina e l'industria deve rivedere le sue pratiche. Con l'industria cinese e le esportazioni in rapido aumento, è necessaria un'azione urgente per ripulire il settore.
Ma non finisce qui!
Molti altri materiali vengono spesso sequestrati normalmente da noi, come in altre parti del mondo.
38 mila rubinetti cancerogeni dannosi per la salute realizzati con alte concentrazioni di piombo e cromo sequestrati dai finanzieri nel padovano. I rubinetti diventavano tossici al contatto con l'acqua potabile. Attraverso il passaggio dell'acqua lo stesso rubinetto rilasciava queste sostanze nocive. Le analisi effettuate su questi prodotti hanno rilevato alte concentrazioni di piombo, nickel, cromo, tutte sostanze potenzialmente cancerogene per l'uomo.
Anche a Brindisi sono stati sequestrati decine di migliaia di prodotti di origine cinese contraffatti e dannosi per la salute del consumatore. Ben 26 mila paia di occhiali premonitati, già confenzionati in Cina, pronti alla vendita, trovati a bordo di un auto articolato con targa bulgara, proveniente dalla Grecia, sbarcato da un traghetto di linea.
E' stato accertato che una volta indossati gli occhiali avrebbero causato gravi danni alla vista per il mancato allineamento degli assi focali.
Ma anche giocattoli tossici fabbricati in Cina con i rifiuti campani...
Immagine: www.greenpeace.org/
- commons.wikimedia.org
come reggiseni, biancheria intima, articoli di abbigliamento e altro.
L'inquinamento delle acque è già uno dei più gravi problemi ambientali della Cina. Non solo le riserve idriche del paese vanno scomparendo rapidamente, ma secondo il ministro cinese per la Protezione Ambientale circa il 25 per cento delle persone già bevono acqua contaminata. l'impatto sconvolgente che l'industria tessile crescente della Cina sta avendo sul delta del Pearl River (nell'immagine accanto).
L'abbigliamento è una delle esportazioni più importanti della Cina e il Regno Unito ne è un grande importatore, indi per cui si potrebbe dire che ne è anche complice.
Il rapporto afferma che l'inquinamento è emblematico della produzione tessile in Cina e l'industria deve rivedere le sue pratiche. Con l'industria cinese e le esportazioni in rapido aumento, è necessaria un'azione urgente per ripulire il settore.
Ma non finisce qui!
Molti altri materiali vengono spesso sequestrati normalmente da noi, come in altre parti del mondo.
38 mila rubinetti cancerogeni dannosi per la salute realizzati con alte concentrazioni di piombo e cromo sequestrati dai finanzieri nel padovano. I rubinetti diventavano tossici al contatto con l'acqua potabile. Attraverso il passaggio dell'acqua lo stesso rubinetto rilasciava queste sostanze nocive. Le analisi effettuate su questi prodotti hanno rilevato alte concentrazioni di piombo, nickel, cromo, tutte sostanze potenzialmente cancerogene per l'uomo.
Anche a Brindisi sono stati sequestrati decine di migliaia di prodotti di origine cinese contraffatti e dannosi per la salute del consumatore. Ben 26 mila paia di occhiali premonitati, già confenzionati in Cina, pronti alla vendita, trovati a bordo di un auto articolato con targa bulgara, proveniente dalla Grecia, sbarcato da un traghetto di linea.
E' stato accertato che una volta indossati gli occhiali avrebbero causato gravi danni alla vista per il mancato allineamento degli assi focali.
Ma anche giocattoli tossici fabbricati in Cina con i rifiuti campani...
Immagine: www.greenpeace.org/
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