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L'asteroide che uccise i dinosauri ha creato la foresta pluviale amazzonica

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Polline e foglie fossilizzati rivelano che il meteorite che ha cauato l'estinzione dei dinosauri non aerei ha anche rimodellato le comunità vegetali del Sud America per produrre la più grande foresta pluviale del pianeta. Gli appassionati di dinosauri e fossili hanno una profonda familiarità con l'attaccoa di meteoriti che portarono all'estinzione del Tyrannosaurus e di tutti i dinosauri non aerei circa 66 milioni di anni fa. Ma spesso non si parla dell'impatto che ebbe sull'intero ecosistema. Lo rivela un nuovo studio mostrando come quelle vittime, a loro volta abbiano portato a un altro risultato evolutivo particolarmente profondo: l'emergere della foresta pluviale del Sud America, l'ambiente più spettacolare e diversificato del pianeta. Ma oggi, la generosità delle specie e degli habitat tropicali si trova a dover affrontare una minaccia esistenziale a causa della distruzione senza precedenti causata dalle attività umane, inclusa il disboscamento dei terr

2014 RC, l'asteroide grande quanto una casa che però....

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Un asteroide recentemente scoperto grande più o meno come una casa passerà nella giornata di oggi vicino alla Terra, volando appena sopra i satelliti di comunicazione che circondano il pianeta. L'asteroide, chiamato 2014 RC , non rappresenta una minaccia, anche se al suo massimo avvicinamento sarà solo circa un decimo della distanza dalla luna, o circa 25.000 chilometri dalla Terra. I satelliti di comunicazioni e meteorologici sono generalmente situati in orbite a circa 22.000 miglia sopra il pianeta. Mentre questo oggetto celeste non sembra costituire una minaccia per la Terra o i satelliti, il suo stretto approccio crea però un'opportunità unica per i ricercatori della NASA di osservare e imparare di più sugli asteroidi. Con un diametro di circa 60 metri, 2014 RC sarà troppo piccolo per vederlo ad occhio nudo, ma gli astronomi dilettanti con piccoli telescopi potrebbe riuscirci. Immagine: www.segnidalcielo.it/

Trovato il modo di fermare future collisioni con gli asteroidi?

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I ricercatori della University of Tennessee hanno fatto una nuova scoperta che potrebbe potenzialmente proteggere il mondo dalle future collisioni con asteroidi. Il team ha studiato vicino alla Terra l'asteroide 1950 e ha scoperto che il corpo celeste, che ruota così velocemente che sfida la gravità, è tenuto insieme da forze coesive, mai rilevate su un asteroide. I risultati, pubblicati nell'edizione di questa settimana della rivista scientifica Nature , hanno implicazioni potenziali per difendere il nostro pianeta da un enorme asteroide. Precedenti ricerche hanno dimostrato che gli asteroidi sono cumuli di macerie sciolti tenuti insieme dalla forza di gravità e dall'attrito. Guardando le immagini termiche e la deriva orbitale per calcolare l'inerzia termica e la densità apparente, la squadra ha rilevata l'azione delle forze di coesione in un ambiente con poco gravità. Per saperne di più: www.independent.co.uk/ - tntoday.utk.edu/

Fine del mondo: l'attesa si fa snervante

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Apocalisse Maya: con l'avvicinarsi dell'infausta data del 21 dicembre, che segna la conclusione di 5.125 anni, iniziata nel 3113 A.C, del "lungo computo" del calendario Maya, il panico si va diffondendo un po' ovunque nel mondo. In Cina e in Russia , come a voler esorcizzare l'evento, molti vanno in cerca di candele ed essenze. Negli Stati Uniti si segnala una esplosione di vendite dei rifugi di sopravvivenza. In Francia chi crede convintamente a questa BUFALA trova riparo nel piccolo villaggio di Bugarach, sui Pirenei francesi, popolato d'appena 179 abitanti. Quello che sconcerta è che in questo villaggio sono convenuti 250 giornalisti provenienti da oltre 50 paesi per seguire una fine del mondo nell'unico posto del nostro pianeta dispensato da questo apocalittico avvenimento (che non accadrà), in quanto si presume che la montagna nasconda un garage degli  UFO, che potrebbe consentire agli alieni di salvare gli esseri umani che lì si trovano.

2011 MD, il sassolino spaziale che sfiora la Terra

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Scusate il ritardo, amici internauti! Oggi è lunedì e va bene così! Fa anche rima. Prelevo dal il blog " Il professor Echos ".   Peccato per gli appassionati di queste osservazioni celesti, ma il pezzo di roccia cosmica, grande quanto due autobus in fila, passerà sull'Australia alle 11:00 pm (ore  19) e sarà visibile, in Sud Africa, in Nuova Zelanda e forse in Australia. L'avvincente scoperta di questo vagabondo dello spazio risale a pochi giorni fa, grazie ai potenti telescopi puntati sull'universo dal deserto del Nuovo Messico, alla ricerca di tutti quei corpi celesti che rischiano un impatto con la Terra. Con la dovuta eccitazione, formule matematiche e traiettorie alla mano il Centro studi della NASA ha elaborato i calcoli, concludendo  che 2011 MD passerà "ad appena" 12 mila chilometri dalla superficie terrestre, più vicino dei satelliti che orbitano intorno alla Terra. C'è stato un altro asteroide , lo scorso febbraio, ad

La cometa killer di 13 mila anni fa

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Dei microscopici diamanti rinvenuti ad appena qualche metro sotto il suolo in diversi luoghi del Nord America, suggeriscono agli scienziati dell'università dell'Oregon che uno sciame di comete infuocate si è schiantate al suolo circa 13 mila anni fa. Qualcosa del genere di quanto accadde nel 1908 a Tunguska in Siberia. Secondo gli studiosi , l'impatto al suolo ha provocato una serie di esplosioni accecanti in atmosfera equivalenti alla potenza di migliaia di bombe atomiche causando una forte perturbazione da trasformarsi in seguito in un'ondata di freddo talmente eccezionale da portare all'estinzione diverse creature animali, in particolare il mammut. Pare che l'esplosione abbia riguardato pure la zona del Grandi Laghi (Great Lakes) , da cui si generò un'inondazione piuttosto voluminosa nel Mississippi, che a sua volta causò dei grandi cambiamenti nell'Atlantico tali da introdurre il periodo di glaciazione conosciuto come Younger Dryas . La cometa avr

65 milioni di anni fa...

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Scienziati americani, neozelandesi, italiani e britannici facenti parte di un gruppo di ricerca internazionale coordinata dall'università di Bloomington (Usa), sostengono che 65 milioni da anni fa, una pioggia di brandelli di carbonio chiamati cenosfere, una fuliggine costituita da carbonio pulverulento finissimo, lo stesso che esce dai camini, sia alla base dell'estinzione dei dinosauri. Il carbonio incastonato nelle rocce è stato vaporizzato dall'impatto nell'atmosfera, trasformandosi poi in nuove strutture di carbonio, ha detto il geologo Simon Brassell , coautore dello studio. Nelle rocce sono stati trovati resti d' iridio , noto per essere il metallo più resistente alla corrosione e per le maggiori probabilità che se ne possano trovare quantità rilevanti nel Sistema solare. Indi per cui, associarlo all'impatto di qualche enorme asteroide, nel nostro caso, secondo il team di Bloomington, fa si che l'asteroide dovesse essere largo almeno 200 chilometri,

Giovane tedesco sfida la Nasa

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Un giovanissimo Einstein del nostro tempo, tedesco, di appena 13 anni, ha calcolato le probabilità di collisione dell'asteroide Apophis * con la Terra nel 2036, utilizzando i dati telescopici dell' Istituto astrofisico di Potsdam . In un primo momento pare che il suo calcolo sia coinciso con quello studiato dall'Ente spaziale statunitense, la Nasa , la quale, dopo avergli dato ragione ha poi smentito. Secondo Nico Marquardt, questo è nome del giovane matematico che ha deciso di compiere questo studio per entare in un prestigioso Istituto di Scienza, le probabilità che l'asteroide entri in collisione col nostro pianeta sono di 1 a 450 e non 1 a 45 mila come stabilito dalla Nasa. Nello scenario ipotizzato con la stessa Nasa, era stabilito che la palla di ferro e di iridio, di 320 metri di larghezza e 200 miliardi di tonnellate di peso, potrebbe cadere a pezzi nell'Oceano Atlantico, creando un enorme tsunami, distruggendo coste e zone interne, creando una fitta nube

Il mistero di Tunguska

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Un team di scienziati del Marine Science Institute (Istituto di Scienze Marine) di Bologna , afferma di aver localizzato il cratere lasciato dalla più potente esplosione naturale che la storia recente abbia mai avuto, quella avvenuta alle ore 7,14 locali del 30 giugno del 1908, allorchè una cometa o un asteroide è esploso a circa 8 chilometri d'altezza, sopra la taiga nei pressi del fiume Tunguska, nel cuore della Siberia Orientale. Sull'asteroide, cometa o meteorite abbattutasi sulla superficie siberiana, s'è detto di tutto... pure che potesse trattarsi d'una astronave aliena. C'è chi sostiene che l'immane esplosione è stata provocata dal frammento di una cometa composta prevalentemente di ghiacci e polvere nel momento in cui è entrata in contatto con l'atmosfera. In un precedente post si parlava d'uno studio dello scienziato russo Vladimir Shadurov , il quale attribuiva all'esplosione la causa principale dell'effetto serra che sta minacc