65 milioni di anni fa...
Il carbonio incastonato nelle rocce è stato vaporizzato dall'impatto nell'atmosfera, trasformandosi poi in nuove strutture di carbonio, ha detto il geologo Simon Brassell, coautore dello studio.
Nelle rocce sono stati trovati resti d'iridio, noto per essere il metallo più resistente alla corrosione e per le maggiori probabilità che se ne possano trovare quantità rilevanti nel Sistema solare. Indi per cui, associarlo all'impatto di qualche enorme asteroide, nel nostro caso, secondo il team di Bloomington, fa si che l'asteroide dovesse essere largo almeno 200 chilometri, e che si sia frantumato, con un impatto tale, da far schizzare nell'aria il carbonio imprigionato nella crosta terrestre, ricaduto poi a grani sul pianeta, coprendolo di una coltre nera.
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