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Il lauto pasto del buco nero

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L'universo è uno scrigno inesauribile di misteri e sorprese infinite Dieci anni fa gli astronomi hanno rilevato un massiccio afflusso di energia da una galassia lontana, che di solito significa un evento di supernova: la morte di una stella. La galassia in questione in realtà sono due galassie in collisione, quindi la regione nota come Arp 299 è ricca di supernove. Tuttavia nell'ultimo decennio il segnale è cambiato inaspettatamente e gli scienziati ritengono che questo sia il risultato non di una supernova, ma di una stella che viene inghiottita da un buco nero. L'immensa potenza della gravità di un buco nero supermassiccio ha preso  una stella, l'ha strappata a brandelli e poi l'ha mangiata. I ricercatori, un team  composto da 36 scienziati, osservando la galassia attraverso radiotelescopi e telescopi a infrarossi, sono rimasti più che sorpresi quando hanno colto il buco nero supermassiccio in flagrante. Il buco nero, posizionato tra le galassie in

Sea of Solitude, un gioco dark di esplorazione in terza persona

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Non amo molto i giochi di società di oggi, assai lontani dai games cartacei di ieri (di cui tra l'altro mi sono occupato ideandone qualcuno... ) e scrivere di Sea of Solitude mi fa male, poiché è un argomento che coinvolge milioni di giovani (secondo me dai 13 anni ai 30 e passa) verso i quali nutro grande comprensione e mi auguro che siano molti tra loro che riescano a ritrovare gli stimoli giusti inserendosi in una realtà sempre più assurda e dissacrante e combatterla con tutti i mezzi e la consapevolezza, che la tecnologia e la propria forza morale mettono a disposizione. A volte è necessario toccare il fondo delle cose per rigenerarsi. EA Originals  svela  Sea of Solitude , un oscuro gioco di esplorazione in terza persona, come parte del suo programma indipendente  EA Originals. Sea of Solitude é un gioco indipendente in cui si discute di come elaboriamo le emozioni umane oscure. Verrà presentato a Los Angeles, al Convention Center Electronic Entertainment Expo , mol

Paesi che investono e Paesi che appianano debiti colossali

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In un mondo che corre a tutto sprono ci sono Paesi (ma anche persone) che le provano tutte, chi per rialzarsi dopo un crollo economico o chi per riprendersi, dimenticando i  tristi episodi di un difficile passato. In Ruanda , nel povero Paese dove c'è stato il genocidio dell'estate 1994. uno dei più sanguinosi episodi della storia dell'Africa del XX secolo, per fortuna oggi, si guarda avanti, magari con più allegria...  e dove se non là dove la passione del football fa dimenticare le brutture della vita, ti coinvolge e ti esalta? Ed ecco che  uno dei paesi più poveri al mondo sponsorizza la squadra di calcio londinese dell'Arsenal. Così ha deciso il consiglio per lo sviluppo ruandese, firmando un accordo di sponsorizzazione di tre anni con 39 milioni di dollari. Il Ruanda è il 19 ° paese più povero al mondo con un reddito pro capite di circa $ 700 mentre invece l'Arsenal è una delle squadre di calcio più ricche del pianeta. Non sorprende quindi che l

Roma: un pomeriggio nell'indifferenza e nella disperazione

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Ieri Roma centro Stazione Termini. Sembra che ieri, il primo giorno di vero caldo, abbia obnubilato la mente di tanta gente nella Capitale. Camminando da piazza della Repubblica alla Stazione Termini mi sono imbattuto in una serie d'incontri che, sebbene mi abbiano lasciato basito, mi hanno reso felice di poter fare qualcosa per coloro che vivono ai  margini di una società globalizzata che mette sempre più paura. Mentre mi ristoravo con un gelato sulle scale dei portici che abbelliscono la piazza, di fronte alla basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, ricavata da un'ala delle terme di Diocleziano mi si avvicina un tale, camicia corta, un po' affannato che mi chiede 20 centesimi. Io alzo le spalle, convinto di non avere spicci ma simultaneamente prendo il borsellino che avevo nelle tasche posteriori dei jeans e aprendolo vi trovo 2 euro e glieli do. Questi, dopo avermi ringraziato con un gran sorriso sgattaiola via veloce come una lepre, lasciando

Il Grande Paese e la potentissima WULK - 2 -

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Il Grande Paese e la potentissima WULK (prima parte) Qualche tempo dopo, quando la situazione politica nella fascia orientale del globo mutò, uno dei principali paesi acquirenti, con il sostegno di altre nazioni, realizzò di avere a disposizione una grande quantità di armi e galvanizzato l'esercito e il popolo con discorsi che inneggiavano ad una causa giusta, cominciò col depredare le terre dei loro vicini di confine ricche di risorse petrolifere, oro e diamanti, liberandosi di tutti coloro che si opponevano. Così facendo l'agguerrito esercito del Regno di Oriente prese il potere di quelle terre, agendo con brutalità sui presunti nemici, i quali sino ad allora avevano vissuto pacificamente sotto la protezione dei contingenti militari internazionali. Nel Grande Paese, abituato a vigilare sull'intero globo, l'invasione non fu una buona cosa, e a dispetto di chi aveva creduto che nella vendita degli armamenti si fosse comportato ingenuamente, ora avrebbe dovuto

Il Grande Paese e la potentissima WULK

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Racconto a puntate domenicali Il Grande Paes e vendeva armamenti in tutto il mondo. Il suo Presidente, uomo scaltro e deciso, agiva da venditore per l'industria delle armi, in particolare per conto della potentissima WULK, il primo appaltatore della difesa. Il ruolo personale del Presidente stava a sottolineare la sua determinazione nel rendere il proprio Paese, già dominante nel commercio globale degli armamenti, un ricchissimo mercante, ancora più grande, nonostante le ragionevoli preoccupazioni dei difensori dei diritti umani e del controllo degli armamenti. Difatti, il Grande Paese divenne il  primo esportatore, rappresentando la fetta maggiore di tutte le vendite di armi e mettendo in moto un fiorente commercio globale che gli fruttò una fortuna incalcolabile. Riuscì a vendere armi sofisticatissime persino a paesi stranieri che gli erano invisi, tant'è che uno di questi, situato in uno dei punti più caldi del mondo, e che un tempo era considerato uno stato canaglia,

In aumento nel mondo le dead zone marine

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L’acqua è sempre stata una risorsa preziosa ed indispensabile per la vita dell’uomo e di ogni essere vivente. Solo dove c’è acqua c’è vita nell’universo conosciuto. L'acqua è incolore e insapore ed è costituita da un atomo di ossigeno e due di idrogeno: formula chimica H2O Senza acqua non si può vivere e l'uomo deve far di tutto per non inquinarla. Ma a quanto pare non va proprio così...  Una regione significativa deprivata di ossigeno è fiorita nel Golfo di Oman da decenni, ma è stata rilevata l'ultima volta negli anni '90. I robot hanno trovato nel Golfo la più grande "zona morta" sottomarina del mondo, un altro segno del fatto che tali regioni con esaurimento dell'ossigeno sono in aumento in tutto il mondo. Il Golfo di Oman si estende per 70.000 miglia quadrate (181.000 chilometri quadrati) e collega il Mar Arabico al Golfo Persico. Per lungo tempo è stato "trascurato" dai ricercatori a causa dell'instabilità politica della re