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Trovato il modo di fermare future collisioni con gli asteroidi?

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I ricercatori della University of Tennessee hanno fatto una nuova scoperta che potrebbe potenzialmente proteggere il mondo dalle future collisioni con asteroidi. Il team ha studiato vicino alla Terra l'asteroide 1950 e ha scoperto che il corpo celeste, che ruota così velocemente che sfida la gravità, è tenuto insieme da forze coesive, mai rilevate su un asteroide. I risultati, pubblicati nell'edizione di questa settimana della rivista scientifica Nature , hanno implicazioni potenziali per difendere il nostro pianeta da un enorme asteroide. Precedenti ricerche hanno dimostrato che gli asteroidi sono cumuli di macerie sciolti tenuti insieme dalla forza di gravità e dall'attrito. Guardando le immagini termiche e la deriva orbitale per calcolare l'inerzia termica e la densità apparente, la squadra ha rilevata l'azione delle forze di coesione in un ambiente con poco gravità. Per saperne di più: www.independent.co.uk/ - tntoday.utk.edu/

L'arapaima, il pesce di acqua dolce in via di estinzione

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Uno delle più grandi specie di pesci d'acqua dolce al mondo é in pericolo di estinzione. E' l'arapaima e può crescere fino a 10 piedi di lunghezza (poco più di 3 metri)   e pesare oltre 400 chili. Esso sta rapidamente scomparendo dal bacino del Rio delle Amazzoni che è da sempre la loro casa. Secondo i ricercatori l'arapima, noto anche come pirarucù, è già estinta in alcune parti del Rio delle Amazzoni. Essi sono unici tra i pesci perché possono respirare l'aria, grazie ad un polmone primitivo che funziona con il loro sistema di branchie. Essi hanno bisogno di adattarsi a causa dei corsi d'acqua a basso livello di ossigeno in cui vivono. " L'arapaima depone le uova ai bordi di foreste alluvionali e viene in superficie per respirare ogni 5 a 15 minuti,  quando sono facilmente individuati e arpionati dai pescatori che usano canoe fatte in casa ", ha detto Caroline Arantes, una studentessa della fauna selvatica e della pesca presso il Tex

La Giornata internazionale dei popoli indigeni ci deve fare riflettere

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In occasione della  International Day of the World's Indigenous Peoples (Giornata internazionale dei Popoli Indigeni nel mondo), tenutasi ieri,  il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha detto che i popoli indigeni hanno un interesse centrale per lo sviluppo e possono agire come "potenti agenti di progresso. "  " Per consentire loro di contribuire al nostro futuro comune, dobbiamo garantire loro diritti.   Dobbiamo riconoscere e celebrare le preziose identità dei popoli indigeni in giro il mondo. Dobbiamo lavorare ancora di più per consentire loro a sostenere le loro aspirazioni. " La Giornata internazionale dei popoli indigeni del mondo viene commemorata ogni anno il 9 agosto: la prima riunione del gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle popolazioni indigene, si è tenuta a Ginevra nel 1982. " Le ingiustizie storiche hanno troppo spesso comportato l'esclusione e la povertà ", ha detto Ban Ki-moon, aggiungendo che le

Cape Cod: boom turistico grazie agli squali

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Nella città balneare di Chatham a Cape Cod, la penisola che si protende nell'Oceano Atlantico nello Stato del Massachusetts (USA) a sud est di Boston, da qualche tempo si è sviluppato il boom nell'economia turistica, grazie alla presenza dei grandi bianchi, che si trovano nelle acque superficiali costiere. I grandi bianchi non sono altro che squali dalle grandi dimensioni: gli esemplari maturi crescono fino a 6,4 metri. I turisti arrivano in gran numero per cercare di intravedere gli squali alla ricerca del loro cibo preferito: le foche grigie, anch'esse in gran numero nelle acque di Chatham. Binocoli a gettoni sono stati posti strategicamente sulle spiagge per i turisti e i venditori di gadget e souvenir correlati agli squali stanno guadagnando un sacco di soldi. I risultati pubblicati il mese scorso hanno rivelato un aumento del numero dei grandi squali bianchi a partire dal 2004. Questi squali sono stati trovati principalmente tra il Canada e gli Stati Uni

L'isola da non visitare mai

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Al largo della costa del Brasile, a 93 miglia dal centro di San Paolo, si trova una bella e tranquilla isola tropicale, con imponenti scogliere sormontate da tanta vegetazione tropicale. L'epitome del paradiso tropicale. Si chiama Ilha de Queimada Grande , ha una superficie di 110 ettari ed è completamente disabitata. La vita su questa isola paradisiaca sembra idilliaca, se non fosse per un piccolo grande problema, difficilmente risolvibile: l'isola è sede di una popolazione enorme di serpenti. Il Golden Lancehead può essere trovata solo su questa isola, non si trova in nessun'altra parte del mondo. I Golden Lanceheads che occupano l'isola sono tra i serpenti più velenosi del pianeta. Possono crescere ovunque e variano nella lunghezza dal mezzo metro ai 2 metri. Il veleno che questo tipo di serpente inietta è  ad azione rapidissima. E' così potente che può uccidere due uomini contemporaneamente ed è cinque volte più potente rispetto agli altri serpenti di ter

Il pianto di Raju, l'elefante incatenato da 50 anni

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Ah, India! Un Paesone che occhieggia il futuro più di qualunque altro, con oltre un miliardo di abitanti, che però sembra stare ancora nel Medioevo e che tra le sue mille contraddizioni sale alla ribalta della cronaca per i suoi efferati delitti, abusi su donne e bambine, follie in nome della religione, mostrando sempre il suo lato peggiore... che non crediamo sia solo questo. Ancora, c'è d'annoverare una brutta notizia, un'atrocità commessa stavolta su un povero e fiero animale, Raju l'elefante che piange di gratitudine mentre viene salvato dopo 50 anni di abusi. L'elefante è stato tenuto in catene per 50 anni da un mendicante tossicodipendente che lo utilizzava portandolo a spasso  per lo Uttar Pradesh settentrionale, per raccattare qualche spicciolo. Raju  ne ha passate di tutti i colori, anche quella di mangiare carta e plastica per riempire il suo stomaco. I suoi soccorritori lo hanno trovato in uno stato pietoso. Dicono di non aver mai visto un elefan

Brasile: la magra consolazione col business dei crediti di carbonio

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Sebbene il Campionato del mondo di football sta portando tanto dolore ai brasiliani (il Brasile, beccando 10 gol nelle sue due ultime partite, ha sofferto la più devastante sconfitta dalla  Coppa del Mondo dal 1950) , ci si può consolare sapendo che, nonostante le mille polemiche il Brasile, che ha nell'Amazzonia il polmone verde della Terra, ha vinto la sua sfida con l'Ambiente. Irto di proteste il torneo FIFA è stato criticato per la sua mancanza di trasparenza, corruzione e livelli di spesa considerato incompatibile con le esigenze della nazione ancora in via di sviluppo nei servizi di base. Tali polemiche hanno oscurato le azioni di sostenibilità intraprese dalla FIFA e dai dirigenti brasiliani, che includono l'intenzione di acquistare crediti di carbonio per compensare i 27,5 milioni di tonnellate di gas serra che sarebbero stati emessi dal Brasile dal momento in cui è stato scelto come paese ospitante sette anni fa. Secondo le stime della FIFA, la Coppa d