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Il lauto pasto del buco nero

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L'universo è uno scrigno inesauribile di misteri e sorprese infinite Dieci anni fa gli astronomi hanno rilevato un massiccio afflusso di energia da una galassia lontana, che di solito significa un evento di supernova: la morte di una stella. La galassia in questione in realtà sono due galassie in collisione, quindi la regione nota come Arp 299 è ricca di supernove. Tuttavia nell'ultimo decennio il segnale è cambiato inaspettatamente e gli scienziati ritengono che questo sia il risultato non di una supernova, ma di una stella che viene inghiottita da un buco nero. L'immensa potenza della gravità di un buco nero supermassiccio ha preso  una stella, l'ha strappata a brandelli e poi l'ha mangiata. I ricercatori, un team  composto da 36 scienziati, osservando la galassia attraverso radiotelescopi e telescopi a infrarossi, sono rimasti più che sorpresi quando hanno colto il buco nero supermassiccio in flagrante. Il buco nero, posizionato tra le galassie in

I mille segreti dell'Universo cominciano a scricchiolare...

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Lo  Stephen Hawking ’s Breakthrough Listen project   ha rilevato segnali misteriosi che potrebbero provenire da una vita aliena intelligente. Gli astronomi che lavorano per identificare le civiltà aliene hanno raccolto 15 esplosioni di onde radio provenienti da un oggetto misterioso  (FRB) a circa tre miliardi di anni luce lontano dalla Terra. Qualcosa ha messo in moto la vita nella macchina misteriosa cosmica lontana e ha causato ripetutamente lanci imponenti di quantità di energia nel vuoto. Non è chiaro se i segnali osservati in un periodo di 30 minuti siano stati emanati da buchi neri, stelle di neutroni rotanti o se rappresentino segni di vita aliena. Hawking ha fondato il progetto Breakthrough Listen per indagare - e identificare - segni di vita intelligente nell'universo. Anche il miliardario russo Yuri Milner fa parte del progetto.  Gli scienziati di Breakthrough Listen hanno fatto la scoperta perché, per loro fortuna, hanno osservato nel

Alieni: l'eterno dubbio

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Nel 1950, durante la pausa pranzo in una dotta conversazione inerente la fase decennale di esplorazione astronomica, il fisico Enrico Fermi presentò ai suoi colleghi intorno al tavolo un paio di conflitti, riassunti come: 1) la galassia è molto vecchia e molto grande, con centinaia di miliardi di stelle e probabilmente anche più pianeti abitabili. 2)   Ciò significa che ci dovrebbe essere più che abbastanza tempo per le civiltà avanzate di svilupparsi e prosperare per tutta la galassia. Questo argomento semplice, ma potente, è divenuto noto come il paradosso di Fermi , l'apparente contraddizione (la cui formulazione non ufficiale è comunemente attribuita al fisico italiano Premio Nobel) tra l'alta probabilità che la nostra non sia la sola civiltà evoluta nell'Universo e la mancanza di contatti stabiliti con eventuali altre forme di vita. In sintesi:  a fronte dell'enorme numero di stelle visibili nell'universo osservabile sembra naturale pensare che la vit

Nelle nostre mani

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Voglio proporvi un collage che mi ha procurato forti emozioni nel crearlo.  Risale a cavallo del millenio (1999 - 2000), un periodo assai creativo della mia vita allorchè mi rinchiusi per circa un anno in una stanza di un piccolo castello in preda ad una produzione personale sfrenata. In quel periodo mi riuscì di scrivere due libri, ed imparare Internet. Ma ho anche composto oltre cento collages, utilizzando ritagli di giornali, manifesti pubblicitari, vecchie brochure, fumetti e quant'altro alcuni dei quali mostro, riveduti e corretti per il web, su www.elvuxBiz.com   e Elvuxweb.blogspot.it Pubblicare questo collage, uno dei primi realizzati, anche se non è riuscito proprio bene, mi ha dato forti emozioni. Avrei voluto intitolarlo "Nelle mani del Signore " ma credo sia più appropriato il titolo " Nelle nostre mani " perché se l'egoismo umano prevarrà sulla vita degli altri in maniera così determinante, solo NOI possiamo cambiare questo orribile stato

Test del DNA su Galileo per scoprirne il difetto della vista

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Nell'anno internazionale dell'Astronomia (proclamato dall’ONU e sostenuto dall’Unesco in 150 paesi del mondo si è aperto a Parigi, il 15 e il 16 gennaio, con una solenne cerimonia alla presenza di mille scienziati, giornalisti divulgatori) , il grande protagonista è l’uomo delle prime osservazioni astronomiche, Galileo Galilei , che nel 1609, puntando il suo cannocchiale verso il cielo iniziò a scrutare l’universo. Nel corso del grande evento saranno riesumati i resti del grande scienziato per esaminare il suo Dna. Difatti, lo scienziato pisano, che rivoluzionò l' astronomia grazie alle sue osservazioni con il cannocchiale, soffriva di un grave difetto alla vista. Gli scienziati si sono sempre chiesti come abbia potuto condurre i suoi studi. La risposta potrebbe appunto arrivare dall'analisi del Dna . L'operazione sarà condotta dall'Istituto di Ottica di Firenze, l'Osservatorio di Arcetri e due oftalmologi dell'Università di Cambridge (Gran Bretagna)

Cina: pillole olimpiche

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Durante la cerimonia d'apertura dei giochi, in uno dei segmenti in cui i figuranti hanno dato vita a quello che è la riproduzione in terracotta dell'esercito di oltre 8 mila guerrieri e cavalli, si è fatto cenno sulla possibilità che sotto la terra del luogo del ritrovamento vi sia da scoprire forse la parte più importante. L'armata di terracotta, custode del tumulo imperiale di Qin Shihuangdi (258-210 a.C.) , l'imperatore cinese che ha unificato le diverse province della Cina e fatto costruire la Grande Muraglia , è stata scoperta nel 1974 nella cittadina di Xian da un contadino che tentava di scavare un pozzo per attingervi l'acqua. Si stima che per costruire il mausoleo abbiano lavorato circa 700 mila prigionieri per 10 anni. Ebbene, si pensa che sotto la terra, presumibilmente tra gli otto e i quindici metri, possa nascondersi qualcosa di assolutamente strabiliante. Sembra che vi sia riprodotto l'Universo, con laghi di mercurio, ori, giada per rappresentare