Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta cambiamenti climatici

Tutto ebbe inizio da quel lontano 11 settembre

Immagine
  Si, tutto ebbe inizio da quel lontano 11 settembre. Sono passati venti anni e il mondo è cambiato completamente. Ed oggi ci sentiamo tutti più fragili perché troppe barriere si frappongono tra noi e la libertà a cui eravamo abituati. La vita scorre comunque, ma non ha più il sapore fresco e genuino di un tempo in cui si respirava l'aria a pieni polmoni... prima che i cambiamenti climatici e le mascherine anti-Covid entrassero così invasivamente nella nostra vita quotidiana. E' difficile accettare una simile realtà. Ci si sente prigionieri e in balia degli eventi incalzanti che pare non ci lascino tregua... Per chi crede, pur se è insopportabile tutto ciò, ha la sensazione di poter essere salvato e solo così può affrontare il futuro che ci attende. L'uomo stesso è irriconoscibile. Adesso quel che conta è il denaro, il potere, la forza, la prepotenza, l'avidità, l'ingordigia, la depravazione... il piacere paradossale di chi gode nel vedere l'altro soffrire... Ma

Trasporti nel 2050: come trasformare una visione ambiziosa in realtà

Immagine
  Secondo un nuovo studio, entro il 2050 un moderno sistema di trasporto ci consentirà di muoverci con "mezzi senza soluzione di continuità, sicuri, senza rete, connessi, convenienti, accessibili e affidabili". Almeno questa  in un nuovo rapporto, per la Gran Bretagna, è la visione di Innovate UK. Le aspirazioni sono alte: affidabilità vicina al 100%; conveniente e accessibile; quasi tutti i trasporti saranno a emissioni zero nel punto di utilizzo; i decessi legati ai trasporti si ridurranno quasi a zero; e i trasporti guideranno la crescita economica, le esportazioni e la creazione di nuovi posti di lavoro. La domanda è come arrivarci. Nel suo rapporto, Innovate UK ha stabilito sei aree in cui è necessario adottare misure per raggiungere tale visione per il 2050. Domanda di viaggi e trasporti Si prevede che il traffico stradale totale cresca tra il 17-51% dal 2015 al 2050, il che solleva potenziali problemi per i piani del Regno Unito per ridurre le attività ad alta intensit

Laudato si' : la nuova enciclica sull'ambiente di Papa Francesco

Immagine
UPDATE  18 giugno: l' Enciclica Laudato si' di papa Francesco sulla cura della casa comune. QUI ----------------------------------- La Nuova Enciclica di Papa Francesco dal titolo " Laudato si', sulla cura della casa comune " che sarà presentata il 18 giugno da un cardinale, un ortodosso e uno scienziato sarà, come dice The Guardian , un intervento esplosivo destinato a trasformare il dibattito sul cambiamento del clima. La lettera di Francesco è rivolta principalmente ad  1,2 miliardi di cattolici. Essa chiederà la fine dello sfruttamento tirannico della natura da parte dell'uomo. Potrebbe portare ad un cambiamento radicale nella lotta contro il riscaldamento globale? Nell'inedita enciclica sul tema ambientale, il pontefice è atteso per sostenere che lo sfruttamento dell'umanità delle risorse del pianeta ha varcato i confini naturali della Terra, e che il mondo si trova a fronteggiare la rovina senza una rivoluzione nei cuori e nelle menti.

Anche gli oranghi hanno una loro dignità

Immagine
In circa il 10% dei prodotti nei negozi alimentari degli Stati Uniti, e non solo, l'olio di palma può essere individuato in molti ingredienti. E' difficile da evitare.  L'olio di palma è un olio vegetale commestibile ricavato dalla polpa rossastra dei frutti di palma. Può essere utilizzato per creare una specie di collante che tiene insieme le cose e viene utilizzato in una gamma di prodotti: biscotti, sapone, ciambelle, shampoo, rossetto, pasta per pizza, spaghetti istantanei, pane confezionato, e molti altri. E ' così comune che si trova in quasi la metà di tutti gli elementi che compongono un prodotto alimentare in commercio. Di conseguenza, è in forte domanda. E' anche impiegato anche per produrre biodiesel. Gli ambientalisti incolpano la deforestazione, i cambiamenti climatici, il conflitto sociale e l'estinzione degli animali in Indonesia. Le preoccupazioni degli ambientalisti sono sorte nel corso degli anni da quando la produzione di olio di

La comparsa di grossi pesci in Nuova Zelanda non promette nulla di buono

Immagine
In Nuova Zelanda le temperature del mare attirano i pesci da trofeo, ma per gli scienziati la loro presenza è un segnale inquietante. Grandi pesci di dimensioni record vengono catturati nelle acque calde della Nuova Zelanda, e questo rappresenta un forte avvertimento dell'impatto dei cambiamenti climatici. Secondo gli scienziati della NASA e National Oceanic and Atmospheric Administration in 135 anni di registrazioni, il 2014 è stato l'anno più caldo sul pianeta Terra ( in media 14,58 gradi Celsius) . Il cambiamento climatico potrebbe avere conseguenze disastrose se la temperatura media della Terra dovesse arrivare a superare di 2° quella dell'epoca pre-industriale. In Nuova Zelanda, in un periodo di siccità, probabilmente sul retro del sistema meteorologico globale El Nino ( riscaldamento delle temperature della superficie del mare nel Pacifico che può innescare siccità nel sud-est asiatico e in Australia, e  inondazioni in Sud America, dove vengono colpiti la p

Cibo e cambiamento climatico

Immagine
Il cambiamento climatico può ridurre il valore nutrizionale degli alimenti di base. I ricercatori hanno esaminato livelli di nutrienti in una varietà di colture alimentari coltivati ​​in un ambiente con elevata anidride carbonica, confrontandoli con colture coltivate in normali condizioni.  Risultato? Hanno trovato una diminuzione di importanti nutrienti quali ferro, proteine ​​e zinco. Livelli crescenti di CO2 stanno interessando la nutrizione umana riducendo livelli nutritivi molto importanti nelle colture alimentari", ha detto il Prof. Samuel Myers, esperto di salute ambientale presso la Harvard School of Public Heath (HSPH). Dal punto di vista della salute, ferro e zinco sono estremamente importanti. Si stima che circa 2 miliardi di persone già soffrono di carenze di ferro e zinco. Per la HSPH la  "la riduzione di questi nutrienti è la più significativa minaccia per la salute mai dimostrata, associata al cambiamento climatico. " Articolo completo su

Onore all'orso del Gobi

Immagine
Di questi tempi non è facile essere orsi, ma molto meno facile essere un orso del Gobi, uno dei mammiferi più grandi, più rari e meno conosciuti che vivono sul pianeta Terra. Ce ne sono forse non più di due o tre dozzine confinati in natura. Una specie in estinzione e minacciata che vive nel quinto più grande deserto del mondo: il deserto del Gobi, che si estende per mezzo milione di chilometri quadrati nel sud della Mongolia e della Cina settentrionale. Le temperature vanno dai 40 ° C in inverno ai 120 in estate, con appena 2-8 centimetri di precipitazioni annuali. Le tempeste di vento, con raffiche così forti da far volare una tenda lontano oltre l'orizzonte, spazzano ogni cosa giorno e notte. Per il governo della Mongolia il 2013 doveva essere l'anno glorioso per salvare l'orso del Gobi che per il popolo mongolo rappresenta un tesoro nazionale, tanto più prezioso per la sua rarità. Qualcosa è stato fatto. Ad esempio, è stato negato il permesso ad una società di est

Pegasos sorvola la pianura padana

Immagine
In questo preciso momento il cielo di Ozzano in Emilia, è sorvolato da un dirigibile,  75 metri galleggianti nell'aria. Erano  80  anni che  questo tipo di bolide non tornava in Italia.  Prototipo moderno  in versione  del dirigibile tedesco Zeppelin, il dirigibile  sorvola la Pianura Padana, per realizzare delle ricostruzioni tridimensionali dell'atmosfera e studiare la relazione  tra inquinamento atmosferico e cambiamenti climatici, pe rmettendo di studiare gli inquinanti atmosferici e tutte quelle sostanze che influenzano il riscaldamento globale.                                         E' questo lo scopo del progetto coordinato dall'Istituto di Scienze dell'atmosfera e del clima (Isac) del Cnr, e facente parte di un più ampio progetto di ricerca europeo chiamato Pegasos. Salendo a bordo, ci si rende conto che solo la strumentazione, che  servirà a monitorare l'aria a diverse altezze dell'atmosfera,  pesa una tonnellata.  Sopra le zone bo

La svolta climatica di Obama

Immagine
Due esperti di cambiamenti climatici e difensori di un'iniziativa per la riduzione dei gas serra sono stati nominati consiglieri scientifici dal presidente eletto statunitense, Barack Obama. Si tratta del fisico dell'Università di Harvard John Holdren e della biologa marina Jane Lubchenco, i quali saranno responsabili delle iniziative in materia di cambiamento climatico. Holdren che insegna presso la Harvard's Kennedy School of Government, è un fisico che si è concentrato sulle cause e le conseguenze dei cambiamenti climatici e si è impegnato nel far recepire le politiche finalizzate allo sviluppo sostenibile. Ha anche svolto attività di ricerca sui pericoli delle armi nucleari. Nell'annunciare le nomine, Obama ha ricordato che la promozione della ricerca non sta solo nel fornire le risorse, ma nel proteggere "la ricerca trasparente, assicurando che fatti e prove non vengano oscurati da ideologia o politica". Fonte e immagine: www.reuters.com/