Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2018

Roma: un pomeriggio nell'indifferenza e nella disperazione

Immagine
Ieri Roma centro Stazione Termini. Sembra che ieri, il primo giorno di vero caldo, abbia obnubilato la mente di tanta gente nella Capitale. Camminando da piazza della Repubblica alla Stazione Termini mi sono imbattuto in una serie d'incontri che, sebbene mi abbiano lasciato basito, mi hanno reso felice di poter fare qualcosa per coloro che vivono ai  margini di una società globalizzata che mette sempre più paura. Mentre mi ristoravo con un gelato sulle scale dei portici che abbelliscono la piazza, di fronte alla basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, ricavata da un'ala delle terme di Diocleziano mi si avvicina un tale, camicia corta, un po' affannato che mi chiede 20 centesimi. Io alzo le spalle, convinto di non avere spicci ma simultaneamente prendo il borsellino che avevo nelle tasche posteriori dei jeans e aprendolo vi trovo 2 euro e glieli do. Questi, dopo avermi ringraziato con un gran sorriso sgattaiola via veloce come una lepre, lasciando

Il Grande Paese e la potentissima WULK - 2 -

Immagine
Il Grande Paese e la potentissima WULK (prima parte) Qualche tempo dopo, quando la situazione politica nella fascia orientale del globo mutò, uno dei principali paesi acquirenti, con il sostegno di altre nazioni, realizzò di avere a disposizione una grande quantità di armi e galvanizzato l'esercito e il popolo con discorsi che inneggiavano ad una causa giusta, cominciò col depredare le terre dei loro vicini di confine ricche di risorse petrolifere, oro e diamanti, liberandosi di tutti coloro che si opponevano. Così facendo l'agguerrito esercito del Regno di Oriente prese il potere di quelle terre, agendo con brutalità sui presunti nemici, i quali sino ad allora avevano vissuto pacificamente sotto la protezione dei contingenti militari internazionali. Nel Grande Paese, abituato a vigilare sull'intero globo, l'invasione non fu una buona cosa, e a dispetto di chi aveva creduto che nella vendita degli armamenti si fosse comportato ingenuamente, ora avrebbe dovuto

Il Grande Paese e la potentissima WULK

Immagine
Racconto a puntate domenicali Il Grande Paes e vendeva armamenti in tutto il mondo. Il suo Presidente, uomo scaltro e deciso, agiva da venditore per l'industria delle armi, in particolare per conto della potentissima WULK, il primo appaltatore della difesa. Il ruolo personale del Presidente stava a sottolineare la sua determinazione nel rendere il proprio Paese, già dominante nel commercio globale degli armamenti, un ricchissimo mercante, ancora più grande, nonostante le ragionevoli preoccupazioni dei difensori dei diritti umani e del controllo degli armamenti. Difatti, il Grande Paese divenne il  primo esportatore, rappresentando la fetta maggiore di tutte le vendite di armi e mettendo in moto un fiorente commercio globale che gli fruttò una fortuna incalcolabile. Riuscì a vendere armi sofisticatissime persino a paesi stranieri che gli erano invisi, tant'è che uno di questi, situato in uno dei punti più caldi del mondo, e che un tempo era considerato uno stato canaglia,

In aumento nel mondo le dead zone marine

Immagine
L’acqua è sempre stata una risorsa preziosa ed indispensabile per la vita dell’uomo e di ogni essere vivente. Solo dove c’è acqua c’è vita nell’universo conosciuto. L'acqua è incolore e insapore ed è costituita da un atomo di ossigeno e due di idrogeno: formula chimica H2O Senza acqua non si può vivere e l'uomo deve far di tutto per non inquinarla. Ma a quanto pare non va proprio così...  Una regione significativa deprivata di ossigeno è fiorita nel Golfo di Oman da decenni, ma è stata rilevata l'ultima volta negli anni '90. I robot hanno trovato nel Golfo la più grande "zona morta" sottomarina del mondo, un altro segno del fatto che tali regioni con esaurimento dell'ossigeno sono in aumento in tutto il mondo. Il Golfo di Oman si estende per 70.000 miglia quadrate (181.000 chilometri quadrati) e collega il Mar Arabico al Golfo Persico. Per lungo tempo è stato "trascurato" dai ricercatori a causa dell'instabilità politica della re