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Visualizzazione dei post con l'etichetta pandemia

Ah, quelle lunghe, inutili e fastidiose discussioni!

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Qualche giorno fa ho ricevuto un messaggio che riportava un bel cuore rosso e la scritta... "Scusami se ti ho creato qualche problema". Chi me lo ha inviato, con mia grande sorpresa, è stata una persona di sesso femminile con la quale ebbi un diverbio su Facebook per qualcosa che avevo scritto sul Covid. Al che, onde evitare altri strascichi alla polemica che si andava sempre più arroventando, l'ho tolta dal profilo e con lei anche altri che mi incoraggiavano a fare quello che avevo deciso di non fare. Purtroppo, avendo reimpostato un nuovo telefonino da non molto, il messaggio sopra un giorno è apparso dal nulla, ma era datato 17 aprile 2022 ... Ho cercato di capire... Chi mi aveva scritto era proprio la persona con la quale ebbi quella diatriba. Due anni prima però... Una simpatica e bella signora cinquantenne, impiegata nella Pubblica Amministrazione. Indagai su Facebook qualche minuto e venni a sapere che lei già da un anno e poco più, non faceva più parte

I sex toys marciano a tutta birra

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  “La fine del mondo è vicina: le donne invece che un uomo preferiscono i “ sex toy ”! “ Twitter di Vittorio Sgarbi Sarà così, come dice il professor Sgarbi? Certo è che durante questo periodo pandemico infernale vi è stata una crescente adozione di sex toys per promuovere la crescita del mercato dei giocattoli sessuali entro il 2026  Il protrarsi della pandemia ha avuto un impatto positivo sulla crescita del mercato globale dei giocattoli sessuali nel 2020. Ciò è dovuto principalmente alla crescente adozione e alle innovazioni nei giocattoli sessuali durante il periodo in questione. Un nuovo rapporto sul mercato globale dei giocattoli sessuali è stato aggiunto da  Research Dive  al suo archivio. Il rapporto presenta approfondimenti esaurienti sull'impatto della pandemia di COVID-19 sulla prospettiva presente e futura del settore globale, analizzando fattori importanti come fattori chiave e limiti, tendenze e progressi più recenti, circostanze del mercato regionale e dimensioni e p

Le difficoltà dei popoli indigeni dell'Amazzonia alle prese con la pandemia

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Un piccolo gruppo di giovani Waorani esce dalla minuscola foresta secondaria che confina  con il loro insediamento precario alla periferia di Shell, una città militare che prende il nome dalla compagnia petrolifera nell'Amazzonia meridionale dell'Ecuador. Gli uomini portano un palo di legno di 6 metri sfoggiando un enorme sorriso. "Ora possiamo far sapere alla nostra gente che la peste sta arrivando e dovrebbero andare ad accamparsi nelle profondità della foresta", gridano da lontano, seguendo il classico grido Waorani: "queeeuuuuu, queeeuuuu, queeeuuuuu" (che significa , in sostanza, "siamo vivi, siamo tosti e siamo felici!").  Montata un'antenna sul palo, hanno collegato ad essa una vecchia radio sintonizzata sulla frequenza che raggiunge  dozzine di comunità Waorani in un territorio di 2,5 milioni di acri di foresta pluviale. Erano le 16:00 del 17 marzo, appena due giorni dopo che il governo   ecuadoriano aveva decretato un arresto naz

Stati Uniti: caccia a un assassino silenzioso per evitare "una pandemia"

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La salamandra é  uno degli animaletti tra i più ammirati che si possono incontrare nei boschi che coi suoi magnifici colori nero e giallo brillante, attira subito l’attenzione.    Salamandre di questo tipo vivono in molti paesi europei, dal Portogallo all'Ucraina occidentale. Di solito raggiungono 23 centimetri di lunghezza e vivono a lungo: fino a 14 anni in natura. In  Italia  si può trovare  sui rilievi collinari prealpini e alpini fino ai 1000 metri di quota, ma può arrivare anche a 1800 metri. Vive soprattutto nelle boscaglie e nelle piccole valli umide e ombrose; durante il giorno si può osservare solo dopo la pioggia, perché altrimenti preferisce rimanere nascosta tra le radici o nell’humus.  La specie fu descritta per la prima volta nel 1758 dal naturalista svedese Carl Linnaeus . Ebbene, questo animaletto che striscia e scorrazza tra l'erba, sui tronchi, sulla terra un po' ovunque, sta diventando una grande preoccupazione. Tutto è iniziato nel 2008 q

Ma in che mondo viviamo

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Ma in che mondo viviamo? E' forse la nostra un'era barbara?! Vi rendete conto che si può morire anche solo per pochi spiccioli! E che la morte dell'uno non rattrista poi così tanto l'altro! Non si tratta di egoismo, neppure di cinismo, bensì è solo la voglia di sopravvivenza, innata nel genere umano. Siamo troppi sul pianeta, ed il cibo non ci sarà per tutti. Già oggi, un sesto della popolazione mondiale, quasi tutta nei paesi in via di sviluppo, soffre la fame. Per la FAO, il tasso di fame è in aumento, e il numero delle persone che ne soffrono cresce più rapidamente della popolazione mondiale, che aumenta di circa 80 milioni di individui all'anno, praticamente come se ogni anno si aggiungesse la popolazione dell''Egitto , che conta oggi 82 milioni di persone e che è quasi raddoppiata da quando Mubarak è entrato in carica nel 1981, o del Bihar , lo stato più povero e problematico dell'India, che nella sua totalità conta 1.129.866.200 abitanti, secondo