Ma in che mondo viviamo
Ma in che mondo viviamo? E' forse la nostra un'era barbara?!
Vi rendete conto che si può morire anche solo per pochi spiccioli! E che la morte dell'uno non rattrista poi così tanto l'altro! Non si tratta di egoismo, neppure di cinismo, bensì è solo la voglia di sopravvivenza, innata nel genere umano.
Siamo troppi sul pianeta, ed il cibo non ci sarà per tutti. Già oggi, un sesto della popolazione mondiale, quasi tutta nei paesi in via di sviluppo, soffre la fame.
Per la FAO, il tasso di fame è in aumento, e il numero delle persone che ne soffrono cresce più rapidamente della popolazione mondiale, che aumenta di circa 80 milioni di individui all'anno, praticamente come se ogni anno si aggiungesse la popolazione dell''Egitto, che conta oggi 82 milioni di persone e che è quasi raddoppiata da quando Mubarak è entrato in carica nel 1981, o del Bihar, lo stato più povero e problematico dell'India, che nella sua totalità conta 1.129.866.200 abitanti, secondo solo alla vicina Cina che ha una popolazione stimata attorno a 1,3 miliardi di abitanti.
Purtroppo, sembra che il tracollo finanziario mondiale abbia dato la spinta definitiva ad un mondo sempre più affamato, ed "un mondo affamato è un mondo pericoloso", ha detto Josette Sheeran del World Food Program, un' agenzia alimentare delle Nazioni Unite con sede a Roma. "Senza il cibo, le persone hanno solo tre opzioni: o si ribellano al sistema, o emigrano o muoiono. Nessuna di queste opzioni sono però accettabili" ha sottolineato la Sheeran.
Poi, se ci si aggiungono sofisticate "armi di distruzione di massa", non necessariamente di provenienza militare, bensì agenti infettivi creati in laboratorio, sperimentati in paesi africani, dove persone, specie in fin di vita, vengono usate come cavie, per provare nuovi farmaci da destinare ai mercati occidentali, in mano a coloro che "guidano il mondo"... può succedere che le morti possano aumentare più del dovuto, utilizzando, se è il caso, anche ragioni politiche, mediche e d' ordine sociale
Ad esempio: come mai, prima di dichiarare l'attuale pandemia, gli esperti dell'OMS si sono mossi lentamente.
Da quando mondo è mondo, ad alcuni uomini, quelli attratti particolarmente da ciò che inorridisce, riesce estremamente facile occuparsi di argomenti dai risvolti inquietanti, portati avanti con fare cinico e disinvolto.
Tuttavia, se quegli stessi argomenti fossero sbattuti sulle prime pagine dei quotidiani e dei notiziari di tutto il pianeta, l'uomo della strada potrebbe essere indotto a credere a tutto ciò che gli viene propinato.
Così, tutte quelle congetture, mistificazioni tanto pubblicizzate dai mass media sarebbero soltanto tanto "fumo agli occhi", il cui scopo parrebbe essere quello di distogliere il cittadino del mondo, creandogli finanche ulteriori preoccupazioni (tanto quelle quotidiane non bastano mai!) facendolo vivere, così, nella paura e nell'incertezza del domani. In realtà, pensa l'uomo della strada, molti attentati terroristici, virus che nascono improvvisamente dall'oggi al domani, il riscaldamento globale ed altre scelleratezze, non sono altro che parte di una strategia abilmente pilotata da qualche influente lobby planetaria, la quale seguendo perfide strade, preferisce l'uomo della strada preso da preoccupazioni, timori, angosce per avere mano libera ed impadronirsi del mondo...
Fonte: il professor Echos
Vi rendete conto che si può morire anche solo per pochi spiccioli! E che la morte dell'uno non rattrista poi così tanto l'altro! Non si tratta di egoismo, neppure di cinismo, bensì è solo la voglia di sopravvivenza, innata nel genere umano.
Siamo troppi sul pianeta, ed il cibo non ci sarà per tutti. Già oggi, un sesto della popolazione mondiale, quasi tutta nei paesi in via di sviluppo, soffre la fame.
Per la FAO, il tasso di fame è in aumento, e il numero delle persone che ne soffrono cresce più rapidamente della popolazione mondiale, che aumenta di circa 80 milioni di individui all'anno, praticamente come se ogni anno si aggiungesse la popolazione dell''Egitto, che conta oggi 82 milioni di persone e che è quasi raddoppiata da quando Mubarak è entrato in carica nel 1981, o del Bihar, lo stato più povero e problematico dell'India, che nella sua totalità conta 1.129.866.200 abitanti, secondo solo alla vicina Cina che ha una popolazione stimata attorno a 1,3 miliardi di abitanti.
Purtroppo, sembra che il tracollo finanziario mondiale abbia dato la spinta definitiva ad un mondo sempre più affamato, ed "un mondo affamato è un mondo pericoloso", ha detto Josette Sheeran del World Food Program, un' agenzia alimentare delle Nazioni Unite con sede a Roma. "Senza il cibo, le persone hanno solo tre opzioni: o si ribellano al sistema, o emigrano o muoiono. Nessuna di queste opzioni sono però accettabili" ha sottolineato la Sheeran.
Poi, se ci si aggiungono sofisticate "armi di distruzione di massa", non necessariamente di provenienza militare, bensì agenti infettivi creati in laboratorio, sperimentati in paesi africani, dove persone, specie in fin di vita, vengono usate come cavie, per provare nuovi farmaci da destinare ai mercati occidentali, in mano a coloro che "guidano il mondo"... può succedere che le morti possano aumentare più del dovuto, utilizzando, se è il caso, anche ragioni politiche, mediche e d' ordine sociale
Ad esempio: come mai, prima di dichiarare l'attuale pandemia, gli esperti dell'OMS si sono mossi lentamente.
Da quando mondo è mondo, ad alcuni uomini, quelli attratti particolarmente da ciò che inorridisce, riesce estremamente facile occuparsi di argomenti dai risvolti inquietanti, portati avanti con fare cinico e disinvolto.
Tuttavia, se quegli stessi argomenti fossero sbattuti sulle prime pagine dei quotidiani e dei notiziari di tutto il pianeta, l'uomo della strada potrebbe essere indotto a credere a tutto ciò che gli viene propinato.
Così, tutte quelle congetture, mistificazioni tanto pubblicizzate dai mass media sarebbero soltanto tanto "fumo agli occhi", il cui scopo parrebbe essere quello di distogliere il cittadino del mondo, creandogli finanche ulteriori preoccupazioni (tanto quelle quotidiane non bastano mai!) facendolo vivere, così, nella paura e nell'incertezza del domani. In realtà, pensa l'uomo della strada, molti attentati terroristici, virus che nascono improvvisamente dall'oggi al domani, il riscaldamento globale ed altre scelleratezze, non sono altro che parte di una strategia abilmente pilotata da qualche influente lobby planetaria, la quale seguendo perfide strade, preferisce l'uomo della strada preso da preoccupazioni, timori, angosce per avere mano libera ed impadronirsi del mondo...
Fonte: il professor Echos
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