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Il nostro vestire che viene dall'oceano di plastica

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L'inquinamento plastico negli oceani è un argomento enorme che richiede un'azione immediata e che la moda in questo momento si rivolga ad esso, per offrire singolari, pratici e sfarzosi indumenti fatti con vecchie bottiglie d'acqua, reti da pesca e altri rifiuti é un modo per porre fine alla crescente minaccia dell'inquinamento plastico. Brands come Gucci , Stella McCartney e Adidas stanno sempre più collaborando con organizzazioni come Parley for the Oceans , una piattaforma di raccolta fondi per finanziare la pulizia degli oceani che cerca di riciclare la plastica dell'oceano in prodotti di consumo quali camicie, maglie, occhiali da sole, scarpe, asciugamani... Ad esempio, Adidas utilizza la plastica oceanica Parley per rielaborare uno dei suoi classici modelli di scarpe. Come parte della sua collaborazione di lunga data con Parley for the Oceans , Adidas ha creato la prima  tomaia  di scarpe al mondo interamente realizzata in plastica oceanica ricicl

Il vestito che ha acceso il commercio degli schiavi

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Oggi il post della domenica vi propone un interessante articolo tratto da  theweek.com sulla moda preferita della regina Maria Antonietta , che sorprendentemente, fu causa d'un grande cambiamento nel costume dell'epoca. Maria Antonietta  è passata alla storia per le sue mode sontuose e esagerate. È la prima cosa che la maggior parte delle persone associa alla regina condannata: gonne larghe quanto alte, abbinate a pettinature imponenti, tutte avvolte in gioielli e perle. Era un'icona della moda; se la regina  indossava uno stile, il resto della corte e il mondo occidentale ne seguivano l'esempio. Aveva il potere di creare o distruggere un'intera industria solo ritenendo cosa fosse di moda, e anche se non era nelle sue intenzioni, era esattamente quello che faceva. Eppure, nonostante tutte le mode stravaganti di Maria Antonietta, il suo look è stato l'artefice di qualcosa di nuovo che ha cambiato il mondo per sempre. Nel 1783, l'artista ritrattist

Attenti al nostro vestire quotidiano...

Le creatrici di moda e sorelle Jenny White e Verity White hanno prodotto questo video su Stylewillsaveus.com, per diffondere la consapevolezza circa i materiali tossici che vengono usati nel creare gli abiti del nostro quotidiano (mutande, canottiere, pigiami...) ed altri vestiti. Con questo video, le due sorelle, sperano di cambiare le abitudini di tutti quanti noi. Jenny e Verity White , hanno realizzato questo video su youtube , motivate principalmente da due dati: il grande spreco di petrolio e acqua e il fatto che l'industria tessile sia una delle più grandi industrie inquinanti. Difatti la maggior parte di tutti i tessuti tessili (abbigliamento, biancheria, asciugamani, tovaglioli...) sono realizzati con sostanze tossiche, che usiamo abitualmente. Il cotone è la fibra naturale più ampiamente usata. In effetti, si usa tanto cotone da poter rifornire tutti gli abitanti del pianeta con 18 paia di pantaloni! Da tutto questo cotone provengono molti antiparassitari che nuo

Papere in passerella

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Collo alto, incedere maestoso, immancabili mises accattivanti... No, stavolta non si parla delle strapagate top model, ma di anatre... Eh si, perchè anche loro hanno una sfilata di moda, e un seguito di fans. Succede in Australia, a Sidney, dove in questi giorni, proprio in occasione della Pasqua, si sta svolgendo il Royal Easter Show , una grande fiera dell'agricoltura aperta sino al 2 aprile, che ogni anno è in grado di attirare una media di 900 mila visitatori. L'appuntamento clou della manifestazione pare sia proprio il duck fashion show , la sfilata di mode di anatre. C'è anche chi fa il Valentino del settore e organizza le sfilate da circa trent'anni, facendo indossare alle anatre cappellini colorati, minigonne e c'è anche chi osa con un abito bianco. Gli spettatori assistono divertiti e probabilmente, a differenza delle vere sfilate di altamoda, avvertono anche un leggero languorino. QUI su trend.tio.ch/ , c'è il video del duck fashion show