Mi capita spesso di parlare di Dio


Mi capita spesso di parlare di Dio in famiglia. Specie con mia figlia, il cui pensiero sul Supremo Signore dell'Universo la porta a conclusioni la cui logica di pensiero è indiscutibile. Il suo Credo si avvicina molto al  pensiero dei nativi americani i quali pensano che ogni elemento della Natura (esseri viventi, piante, pietre…) sia abitato da un potere misterioso, che si diffonde ed influenza gli altri esseri. Gli Irochesi (una popolazione di nativi americani originariamente stanziata tra gli attuali Stati Uniti d'America e il Canada) lo chiamano “Orenda”, mentre per gli Algonchini (tribù di nativi americani più popolose esistenti tuttora che vivono nelle riserve indiane canadesi), è “Manitou” la forza panteistica vitale, spirituale e fondamentale. Il Panteismo, in generale, è ogni dottrina che consideri divina la totalità delle cose e che identifichi la divinità con il mondo. 

Secondo le credenze dei Nativi Americani, il Grande Spirito, che è una concezione di essere supremo, sarebbe vicino alla gente, oltre che il creatore di ogni cosa sul mondo materiale, e regnerebbe in un Paradiso chiamato "Felice territorio di caccia".

Il capo Dan Evehema, guida spirituale degli Hopi, così descrisse il Grande Spirito: «"Per gli Hopi, il Grande Spirito è onnipotente. Egli ci ha insegnato come vivere, lavorare, dove andare e cosa mangiare; ci ha dato semi da piantare e coltivare. Ci ha dato una serie di tavole di pietra, nelle quali soffiò tutti i suoi insegnamenti, al fine di salvaguardare la sua terra e la vita. In quelle tavolette vi erano incisi istruzioni, profezie ed ammonimenti"»

Nel Manituismo sono presenti delle "guide spirituali", persone investite o quantomeno riconosciute dalla comunità come intermediari tra la Terra e la divinità. Tuttavia, rispetto al cristianesimo, nel Manituismo è particolarmente accentuato l'aspetto panteistico.

Certamente parlare di Dio è un argomento molto scottante poiché in suo nome, nel passato ci sono state forti contrapposizioni tra popoli diversi, tramutatesi in guerre di religione. Da ciò s'intuisce quali difficoltà possono sorgere affrontando un argomento del genere.

Il pensiero su Dio di Nikos Kazantzakis (scrittore, poeta, uomo politico greco 1883 - 1957) è questo: "Abbiamo veduto il cerchio più alto di una spirale di potenze. L'abbiamo chiamato Dio. Avremmo potuto dargli qualsiasi altro nome avessimo voluto: Abisso, Mistero, Assoluta Oscurità, Luce Assoluta, Materia, Spirito, Speranza ultima, Ultima Disperazione, Silenzio".

Che noi crediamo in Dio o no dipende moltissimo da ciò che intendiamo per Dio.

Nella storia del mondo ci sono state, probabilmente, decine di migliaia di religioni diverse. Esiste una convinzione, ispirata dalle migliori intenzioni, secondo la quale sarebbero tutte fondamentalmente identiche. Dal punto di vista della loro risonanza psicologica, nel nucleo di molte religioni potrebbero esserci in effetti importanti somiglianze, ma nei particolari del rituale e della dottrina, e delle apologie (discorso a difesa o esaltazione di una dottrina religiosa o politica) che si propongono di giustificarle, la diversità esistente fra le religioni è organizzate è vistosissima. Le religioni umane sono in contrasto, l'uno con l'altra, su problemi fondamentali come l'esistenza di un solo Dio o di molti; sull'origine del male; sulla reincarnazione; sull'idolatria; sulla magia e la stregoneria; sul ruolo delle donne; su prescrizioni dietetiche; su riti di passaggio; su sacrifici rituali; sull'accesso diretto o mediato alla divinità; sulla schiavitù; sull'intolleranza nei confronti  di altre religioni; e sulla comunità di esseri  ai quali sono dovute speciali considerazioni etiche. Non rendiamo un buon servizio alla religione in generale né a qualche dottrina in particolare se ci soffermiamo su queste differenze. Credo invece che dovremmo comprendere le concezioni del mondo da cui le diverse religioni derivano e cercare di capire quali bisogni umani vengono soddisfatti da tali differenze. 

Bertrand Russel (filosofo, logico, matematico, attivista e saggista britannico) raccontò una volta di quando era stato arrestato perché aveva pacificamente protestato contro la partecipazione della Gran Bretagna alla prima guerra mondiale. Il funzionario del carcere gli chiese - a quell'epoca era una domanda di prammatica a ogni nuovo arrivato - di quale religione fosse. Russel rispose «Agnostico», al che gli fu chiesto di ripetere la parola lettera per lettera. Il funzionario sorrise benevolmente, scosse la testa e disse: «Ci sono tante religioni diverse, ma in fondo veneriamo tutti lo stesso Dio». Russel commentò che quella osservazione lo aveva messo di buonumore per settimane. 

Buona domenica a tutti voi.

Immagini: Pinterestblog.libero.it -

Contributi: Il romanzo della Scienza di Carl Sagan- www.wired.it


Commenti

Post popolari in questo blog

Il fascino dei tatuaggi maori

Brrrrr, che creatura orribile!

Il tattuagio che non vuoi più