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Visualizzazione dei post da dicembre, 2021

Telefonata con un amico

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Ti capisco, ti capisco caro amico. Le feste talvolta hanno il potere di scoprire meglio il mondo che ci circonda. Ti ho appena sentito al telefono ma la linea è poi caduta e poi… più niente. Ho avvertito la tua tristezza, preoccupazione, delusione… In quel momento avrei voluto trovare le parole giuste per farti tornare almeno il sorriso… Stavolta non mi è riuscito…. Mi dispiace, si vede che anche io sto coi miei pensieri. Poi però, ho ripensato alle tue parole: mi hai raccontato di quello che ti saresti aspettato da un amico, quasi un fratello per te… Invece nulla è andato come pensavi. Mi hai parlato delle tue amicizie abituali, che pur sapendo di come te la passi, non si sono preoccupate di farti una telefonata di auguri. D’altronde tu non hai il super green pass e non potevi andare con loro al ristorante sul molo. Quindi, che pretendevi che avessero rinunciato al pranzo di Natale per te? Ma forse loro non si sono neanche domandati perché tu non hai il green pass o perché ti senti so

Ricercatori spagnoli affermano di aver ritrovato un antico edificio perduto dedicato a Ercole

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I ricercatori dell'Università di Siviglia e dell'Istituto andaluso del patrimonio storico affermano di aver scoperto la possibile posizione del tempio perduto di Ercole di Cadice, un edificio ritenuto perduto da secoli. Utilizzando la più recente tecnologia radar e fotografie aeree, i ricercatori hanno individuato le tracce di un grande edificio romano e fenicio nella città spagnola tra Camposoto e Sancti Petri, vicino a Cadice, ritenuto come il luogo in cui si trovava il mitico tempio di Ercole. Il santuario fu visitato da personaggi come Giulio Cesare e il conquistatore cartaginese Annibale. Risale almeno al IX secolo a.C. Belizón stava studiando com'era il paesaggio costiero di Cadice nell'antichità in un punto caldo di reperti archeologici. La scoperta è una svolta sorprendente. " Le fonti documentarie che abbiamo analizzato, le informazioni archeologiche insieme alle immagini ottenute con modelli digitali del sito, ci portano a credere che questo potrebbe esse

Il più velenoso serpente del mondo potrebbe salvare vite umane

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  Il Golden Lancehead è uno dei serpenti più velenosi del pianeta e può essere trovato solo sull'isola di  Ilha da Queimada Grande, s ituata a circa 144 km al largo di San Paolo, in Brasile, nell'Oceano Atlantico. Tuttavia,  la maggior parte di  coloro che conoscono l'isola  non vuole visitarla  perché è piena di 2.000-4.000 vipere lanceolate dorate, uno dei serpenti più letali del mondo.  Difatti,  Ilha da Queimada Grande si è guadagnata il soprannome di Snake Island. Il veleno della vipera è molto pericoloso ed  è cinque volte più potente rispetto agli altri serpenti di terraferma.  Esso contiene una hemotoxin che distrugge il tessuto muscolare e scioglie la carne per consentire al serpente di digerire la preda prima che effettivamente venga inghiottita. Sintomi umani di un morso da un Lancehead d'Oro includono cose come nausea con vomito, bolle di sangue e sanguinamento intestinale, necrosi tissutale grave, insufficienza renale e emorragia cerebrale  e può uccidere u

Il cappotto di cammello

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Buongiorno e buona domenica. Vi lascio in compagnia di un mio racconto. Spero vi piaccia.   Sono stati anni difficili, quelli! L’Italia era al centro di problematiche internazionali, tanto da mettere in allerta le potenze alleate e in qualche misura la Nato.  Fu presa in considerazione anche l’ipotesi di un colpo di Stato in quanto pareva che il partito Comunista, che aveva sfiorato il successo alle elezioni politiche dell’anno precedente, potesse prendere il potere. Erano i cosiddetti anni di piombo, degli attentati e di vicende nebulose. Come quella della rocambolesca fuga dall’ospedale militare del Celio del criminale nazista Kappler, responsabile dell’eccidio delle Fosse Ardeatine.  Accadde proprio nell’estate dell’anno in questione. Aiutato dalla moglie, che in visita alla stanza del marito si sarebbe presentata con una grossa valigia dove, dopo aver fatto addormentare i due carabinieri di guardia, v’infilò il coniuge (che per via della malattia contratta pesava meno di cinquanta