Fu così che si scoperse l'America


La storia che vi propongo é una storia che ai giorni nostri si ripete in altri ambiti e in altre circostanze e location... ma questa ha lasciato un'impronta fondamentale nella civiltà occidentale senza la quale non avremmo mai saputo nulla di un tale chiamato Cristoforo Colombo.

Sulla passione speciale tra Isabella la cattolica e il navigatore genovese si è scritto molto. Si sa che se non avesse catturato i sensi della regina probabilmente le sorti del nuovo mondo sarebbero state diverse.  Ai tempi di Isabella si rischiava la condanna a morte se venivano comunicate a parole o con scritti vicende non gradite a Corte. E' comprensibile che gli storici e i cronisti, anche se erano fatti di cui si sapeva, tenessero a bada quanto sapessero, mantenendo sull'argomento la massima discrezione.

In un vecchio libro di Sandro Dini: "Cristoforo Colombo, la realtà e l'enigma", pubblicato da Mursia, questa vicenda viene sviscerata apertamente in tutti i dettagli, con documentazioni inedite. Si parla della misteriosa relazione di Colombo e Isabella  "che era brutta ma assetata di sesso" e s'invaghì pericolosamente del navigatore genovese.

Ma anche un libro di Salman Rushdie pubblicato nel 1991 ha affrontato questo argomento. La storia segue le molteplici petizioni di Colombo alla corte di Isabella e la loro iniziale mancanza di successo. Gli alti e i bassi delle emozioni di Colombo mentre si disperava nel non essere stato accettato o persino ascoltato. Rushdie scrive di Colombo: "L'invisibilità lo reclama. Si arrende alla sua volontà. Ma qualcosa scatta in lui. "La ricerca di denaro e mecenatismo non è così diversa dalla ricerca dell'amore "e cambia in qualche modo il suo approccio, intendendola come un play boy...

In quel periodo la corte fu installata a Cordova, strappata ai Mori nel 1236. Già nel 1491 Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona organizzarono un quartier generale a Santa Fe, vicino al loro obiettivo finale: l'ultima fortezza musulmana in Spagna. Lì rimasero fino a quando Granada cadde il 2 gennaio 1492, ponendo fine al lungo processo di reconquista. Caso volle che a Santa Fe era in corso un altro evento, con il quale la regina sarebbe stata personalmente associata a Colombo che la visitò con l'obiettivo di trovare il sostegno per il viaggio che avrebbe portato alla colonizzazione europea dell'America...

"Lo straniero di bello aspetto" lo chiamava la regina che doveva essere piuttosto brutta poverina, e cominciò a fargli la corte. Anche se il Consiglio aveva dato il suo parere negativo sul progetto di Colombo, la regina volle rivedere il navigatore affinché la illuminasse con maggiori dettagli. E in quegli incontri segreti, a quattrocchi, che non finivano mai, qualcosa di speciale deve essere accaduto perché Colombo riuscì a convincere la regina a chiedere al Consiglio un riesame del suo progetto di "buscar el Levante por el Ponente".

Già da tempo Colombo si era sistemato a Cordova, dove condusse un'esistenza brillante e dispendiosa. Vestiva elegantemente e frequentava l'alta società. Conobbe pure Beatrice de Aragna, la più bella di Cordova... tant'è che la loro love story fece irretire la regina, che non voleva più mantenerlo: pare gli avesse dato 10.000 maravedis, una somma rilevantissima. La paga di un comandante di nave non arrivava a 500 maravedis al mese.

Isabella in quel periodo era impegnata nella lotta contro i Mori ma il suo pensiero era continuamente rivolto a Colombo.  Lo desiderava ardentemente, voleva rivederlo, voleva riallacciare con lui la "vecchia amicizia". S'incontrarono una sera: Isabella era sola nell'accampamento. Non avrebbe mai dovuto ricevere un uomo. Invece se ne infischiò dell'etichetta, dei pettegolezzi. Si chiuse nella sua tenda con il suo amante e per due giorni e due notti non volle vedere nessuno. "l'incontro avvenne nella tiepida primavera del 1489. "Furono lunghe e interminabili notti d'amore" scrisse senza mezzi termini lo storico Alejo Carpentier. Il fatto è che in quel tête Colombo giocò il suo avvenire e la storia del mondo che conosciamo ora. Egli pretese dalla regina una promessa certa del suo aiuto. Lei promise a patto che si liberasse di Beatrice. E Colombo che era "un uomo di mondo" rispose "Va bene lascerò per sempre Beatrice, ma lo farò al mio rientro dal viaggio nelle Indie". Era un ricatto. La regina accettò e fu così... che si scoperse l'America.

Al termine della sua vita Isabella di Castiglia firmò una specie di epilogo del suo testamento e considerando che il testamento di una regina è una legge organica fondamentale ha un'enorme importanza: per la prima volta si riconobbero i diritti naturali ed umani di tutti gli uomini. E' certo che Colombo aveva in mente un'idea molto più rosea di espandere la Fede di quanto in realtà si rivelò negli anni seguenti. Colombo riportò l'immagine che gli Indios credevano in un solo Dio e che pertanto la loro cristianizzazione sarebbe stata più facile di quella che poi invece fu.

Quello che Isabella pensava sull'America e la interessava veramente era la salvezza delle anime. Da lì il profondo disgusto quando iniziarono a giungere notizie sfavorevoli dall'America dove erano morti gli indios e si erano commessi abusi.


Commenti

Post popolari in questo blog

Sardegna: sabbia, conchiglie e sassi fanno gola ai turisti e la polizia li sanziona pesantemente.

Moai: le statue che camminano