Lettere d'amore e barre di argento che riaffiorano dal mare

L'immagine sopra è una delle più rare barre d'argento puro del relitto della SS Gairsoppa visto ad una mostra di Baltimora.

La SS Gairsoppa era una nave mercantile britannica lunga 122 metri e dal peso di 7.000 tonnellate. Fu varata nel 1919 dalla British India Steam Navigation Co Ltd e in servizio durante la seconda guerra mondiale.

Salpò con un convoglio dall'India diretta a Liverpool per consegnare argento vitale per finanziare gli sforzi bellici, quando, esaurito la maggior parte di carburante, dovette lasciare il convoglio dirigendosi nella cittadina irlandese di Galway, quando un U-boat tedesco sparò un siluro che l'affondò in acque ghiacciate a 300 miglia dalla costa dell'Irlanda. Solo uno dei suoi 84 membri dell'equipaggio è sopravvissuto.

Per 70 anni il relitto è rimasto coricato a 4.700 metri sul fondo dell'oceano Atlantico, mezzo miglio più in profondità del relitto del Titanic, fino a quando, nel 2012, venne recuperato il suo carico di barre d' argento, con un valore stimato di 150 milioni di sterline. Per l'operazione se ne occupò la  Odyssey Marine Exploration di Tampa.

Ma il recupero più sorprendente e più significativo furono i dodici pacchi di lettere che la SS Gairsoppa portava a casa che furono preservati dalla semplice pressione in una sacca d'aria. Più di 700 note manoscritte salvate dal relitto sommerso. La più grande collezione mai trovata in mare, che offre una visione unica della vita dei soldati in India durante la seconda guerra mondiale.

La maggior parte dei soldati, le cui lettere e cartoline affondarono con la nave, erano di stanza sul bordo remoto della provincia della Frontiera del Nord-Ovest dell'India britannica nel Pakistan moderno, combattendo una guerra tribale lungo un confine strategicamente sensibile.

Un recupero straordinario che rivela  quanto l'amore di uomini che non sono più tornati sia qualcosa di più forte di qualsiasi altra cosa che vale la pena di vivere... anche per via postale (almeno un tempo!).

Articolo intero con immagini su www.dailymail.co.uk 

Fonte:  www.dailymail.co.uk - en.wikipedia.org - 


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