La mia meditazione di Pasqua
Oggi é Pasqua, un giorno importante per l'Umanità! Ma il mio stato d'animo non é dei migliori e cerco di capirne il motivo ma una coltre di nebbia offusca il tutto... Mai come quest'anno sto vivendo questi giorni come una sorta di lenta e affascinante introspezione che mi esorta ad essere migliore... ma il mondo in cui vivo è rimasto indietro, avvolto nella frenesia di un'esistenza vacua, che non porta da nessuna parte ma che tanto attrae la gente per i risvolti che ne derivano, senza badare a come o a cosa si ottiene. Bisogna usare la testa e la ragione poi seguirà il suo corso...
Hanno forse usato la testa coloro che hanno giudicato Gesù?
Eppure, sono gli stessi che ancora oggi con gesti, conversazioni e azioni di altro tenore commettono gli stessi errori...
Ma Gesù é stato giudicato in maniera infame e l'uomo poco ha imparato da questa lezione!
Presto sarà la resa dei conti e i peccatori che muoiono senza la salvezza eterna non bruceranno all'Inferno, per loro fortuna! Ma, come pare abbia detto papa Francesco, "non saranno puniti", ma le loro anime semplicemente scompariranno ".
Vale la pena notare che Francesco non è il primo pontefice a ridefinire la nozione di inferno. Papa Giovanni Paolo II ha anche suscitato scalpore quando durante il suo discorso settimanale all'udienza generale di 8.500 persone in Vaticano, il 28 luglio 1999, ha respinto la realtà di un inferno fisico, letterale come luogo di fuoco eterno e tormento. Piuttosto, il Papa ha detto che l'inferno è la separazione, anche in questa vita, dalla gioiosa comunione con Dio.
Secondo una trascrizione ufficiale del Vaticano del discorso del papa, Papa Giovanni Paolo II ha osservato che i riferimenti scritturali all'inferno e le immagini ritratte dalla Scrittura sono solo simboliche e figurative di "completa frustrazione e vuoto della vita senza Dio".
Ha aggiunto, " Piuttosto che un luogo fisico, l'inferno è lo stato di coloro che si separano liberamente e definitivamente da Dio, la fonte di ogni vita e gioia " ha detto al pubblico. Ha aggiunto che l'inferno è "una condizione derivante da atteggiamenti e azioni che le persone adottano in questa vita.
Immagine: biscobreak.altervista.org
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