Coppa del mondo in Brasile: la diversa fame
Tra 5 giorni avranno inizio i Campionati del mondo di calcio in Brasile e mai come questa volta il clima che li accompagnerà sarà del tutto diverso da quello tradizionale che promuove e pubblicizza l'evento con spot pubblicitari e grandi spettacoli, parate, mostre e via dicendo organizzati dai grandi sponsor mondiali. Nelle strade, non ci sono i festoni verdeoro, le bandiere alle finestre, i graffiti beneauguranti con i faccioni dei craques della Nazionale brasiliana
I manifestanti del grande Paese sudamericano, facente parte dei BRIC (S), a fronte degli ingenti 14 e più miliardi di dollari spesi per organizzare l'evento (di cui l’85% proveniente da fondi pubblici), rispondono, con azioni di protesta contro l'elevata povertà e quindi fame che li affligge, la mancanza di assistenza sanitaria, i deficitari servizi pubblici, specie a San Paolo, metropoli di una dozzina di milioni di abitanti. Vite e storie di disagi, povertà, sfruttamento di bambini, espropri di terre verso gli indios, disuguaglianze che s'incontrano per le strade bollenti di San Paolo...
Piuttosto che lasciare la Coppa del Mondo in mano alle grandi multinazionali del Marketing per vendere i loro prodotti, gli attivisti sembrano intenzionati a usare i giochi come una piattaforma globale per evidenziare la disuguaglianza del Paese.
In attesa dell'inizio del 12 di giugno, gli sponsor stanno pensando a come rispondere a queste manifestazioni che li chiama direttamente in causa.
Coca Cola, Hyundai, Sony, e Anheuser-Busch InBev, sono le compagnie che hanno investito centinaia di milioni di dollari per sponsorizzare l'evento. La Coca Cola ha speso milioni per i disegni lo street art con disegni luminosi e colorati sulle lattine delle sue bevande in tutto il mondo, dell'artista brasiliano Speto (immagine sopra) nella speranza che sbandierando la sua sponsorizzazione alla Coppa del Mondo in Brasile faccia risplendere ancor più il suo marchio.
Al grande lustro del marchio colorato della Coca Cola l'artista di strada brasiliano Paulo, ha recentemente ripensato la Coppa del Mondo del paese di accoglienza con un immagine del tutto diversa: una ragazzo magro alla Oliver Twist, che stringe un coltello e una forchetta che piange davanti ad un piatto contenente nient'altro che un pallone da calcio.
Immagini: www.bloggokin.it - i1.ytimg.com/
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BRICS è un acronimo utilizzato in economia internazionale che riguarda le principali economie emergenti (Brasile, Russia, India, Cina e per ultimo Sud Africa) che sono probabilmente i futuri colossi dell'economia mondiale.
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