L'alba di una nuova epoca
Per gli studiosi di astrologia l'era dell'Acquario, che segue l'era dei Pesci, simbolo della Cristianità, è cominciata sul finire del XIX secolo, anche se nessuno ne conosce l'inizio con precisione.
Ogni era, legata ai segni astrologici, copre un arco di tempo pari a 2160 anni. Questo poichè la Terra nella sua rotazione suole giungere con un anticipo di 20 minuti sul punto gamma, che per convenzione astronomica è stato adottato nell' Equinozio di primavera, cioè quando il Sole fa il suo ingresso nella costellazione dell'Ariete. Detto punto, spostandosi di appena 1° ogni 72 anni, impiega perciò 25.920 anni per coprire tutti i 360° dello Zodiaco, sostando quindi in ciascun segno 2160 anni.
Sempre secondo l'astrologia, l'era dell'Acquario lascia prevedere per l'Umanità un lungo periodo di tempo all'insegna del Progresso e della fratellanza tra i popoli.
Ora, per i geologi dell'University of Leicester Department of Geology Jan Zalasiewicz e Mark Williams e per Will Steffen, direttore dell'Australian National University’s Climate Change Institute e il premio Nobel per la chimica del 1995 Paul Crutzen l'era dell'Acquario equivale all'epoca dell'Antropocene, termine coniato proprio da Crutzen nel 2000. Anche essa non ha una data precisa di partenza, ma può essere considerata come data d'inizio sul tardo 18° secolo, quando le attività dell'uomo hanno cominciato ad avere un impatto significativo a livello mondiale sul clima della Terra e gli ecosistemi. Questa data coincide con il 1775, quando si ebbe la commercializzazione della prima macchina a vapore di Watt.
Secondo questi scienziati l'avvento di questa nuova epoca può comprendere la sesta estinzione di massa più grande nella storia della Terra.
In soli due secoli gli esseri umani hanno effettuato cambiamenti così vasti e senza precedenti per il nostro mondo che hanno alterato il pianeta per milioni di anni.
Zalasiewicz, Williams, Steffen e Crutzen sostengono che le recenti attività umane, compresa la sbalorditiva crescita demografica, megalopoli in espansione e un maggiore uso di combustibili fossili, hanno cambiato il pianeta a tal punto che stiamo entrando in quella che chiamano l'Antropocene (New Man) Epoch.
Attualmente, la comunità geologica di tutto il mondo sta valutando se l'Antropocene dovrebbe unirsi al Giurassico, al Cambriano e ad altri periodi più familiari sulla scala del Geological Time Scale.
Su questa convenzionale indicazione è già polemica, tuttavia, concludono gli scienziati che hanno innescato questa discussione, "tali dibattiti spiegheranno che l'Anthropocene rappresenta una nuova fase nella storia sia dell'umanità che della terra, poiche quando le forze naturali e le forze umane si intrecciano, il destino di uno determina il destino degli altri. Geologicamente, questo è un episodio straordinario nella storia del nostro pianeta ".
Ogni era, legata ai segni astrologici, copre un arco di tempo pari a 2160 anni. Questo poichè la Terra nella sua rotazione suole giungere con un anticipo di 20 minuti sul punto gamma, che per convenzione astronomica è stato adottato nell' Equinozio di primavera, cioè quando il Sole fa il suo ingresso nella costellazione dell'Ariete. Detto punto, spostandosi di appena 1° ogni 72 anni, impiega perciò 25.920 anni per coprire tutti i 360° dello Zodiaco, sostando quindi in ciascun segno 2160 anni.
Sempre secondo l'astrologia, l'era dell'Acquario lascia prevedere per l'Umanità un lungo periodo di tempo all'insegna del Progresso e della fratellanza tra i popoli.
Ora, per i geologi dell'University of Leicester Department of Geology Jan Zalasiewicz e Mark Williams e per Will Steffen, direttore dell'Australian National University’s Climate Change Institute e il premio Nobel per la chimica del 1995 Paul Crutzen l'era dell'Acquario equivale all'epoca dell'Antropocene, termine coniato proprio da Crutzen nel 2000. Anche essa non ha una data precisa di partenza, ma può essere considerata come data d'inizio sul tardo 18° secolo, quando le attività dell'uomo hanno cominciato ad avere un impatto significativo a livello mondiale sul clima della Terra e gli ecosistemi. Questa data coincide con il 1775, quando si ebbe la commercializzazione della prima macchina a vapore di Watt.
Secondo questi scienziati l'avvento di questa nuova epoca può comprendere la sesta estinzione di massa più grande nella storia della Terra.
In soli due secoli gli esseri umani hanno effettuato cambiamenti così vasti e senza precedenti per il nostro mondo che hanno alterato il pianeta per milioni di anni.
Zalasiewicz, Williams, Steffen e Crutzen sostengono che le recenti attività umane, compresa la sbalorditiva crescita demografica, megalopoli in espansione e un maggiore uso di combustibili fossili, hanno cambiato il pianeta a tal punto che stiamo entrando in quella che chiamano l'Antropocene (New Man) Epoch.
Attualmente, la comunità geologica di tutto il mondo sta valutando se l'Antropocene dovrebbe unirsi al Giurassico, al Cambriano e ad altri periodi più familiari sulla scala del Geological Time Scale.
Su questa convenzionale indicazione è già polemica, tuttavia, concludono gli scienziati che hanno innescato questa discussione, "tali dibattiti spiegheranno che l'Anthropocene rappresenta una nuova fase nella storia sia dell'umanità che della terra, poiche quando le forze naturali e le forze umane si intrecciano, il destino di uno determina il destino degli altri. Geologicamente, questo è un episodio straordinario nella storia del nostro pianeta ".
Fonte notizia: physorg.com
Immagine: www.albionmonitor.com
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