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Il progetto "Solar Roadways"

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Il futuro energetico sta febbrilmente occupando il tempo di una schiera di scienziati e ricercatori che si sono tuffati anima e corpo nel grande oceano d'idee, atte a salvaguardare la vita sul nostro pianeta. Gli esempi sono tanti. Quello dei pannelli solari costruiti sulle strade, è solo uno di questi. Eh già! Il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti ha finanziato con 100.000 dollari un progetto denominato Solar Roadways , per sviluppare un super e resistente pannello solare (12-by-12-foot) , destinato ad essere montanto come sezione di strada. Ogni pannello solare è in grado di sviluppare sulla strada circa 7,6 kWh di energia ogni giorno. Se ampiamente adottati, essi potrebbero realisticamente aiutare a far uscire gli Stati Uniti dai combustibili fossili: un tratto autostradale a quattro corsie lungo un miglio, potrebbe risolvere il fabbisogno energetico di 500 case. Se tutto il sistema autostradale degli Stati Uniti utilizzasse questo tipo di pannello, l&

Saremo sommersi da una montagna di rifiuti

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In un punto sperduto dell'Oceano Pacifico si trova il Garbage Patc h, un minestrone di spazzatura vasto due volte il Texas, tenuto su da un gioco di correnti vorticanti che si muovono tranquillamente in quella parte del Pacifico nord orientale. L'appiccicosa area, mortale per la vita marina, trattiene alcuni dei due miliardi di tonnellate di rifiuti che generiamo ogni anno. Tuttavia, sebbene la tecnologia offra la speranza di uno smaltimento più illuminato, il tempo stringe e Garbage, cioè l'isola di plastica che rappresenta - ahimè - a meraviglia la nostra era consumistica, raddoppierà le sue dimensioni entro il 2030, ed allora... saremo sommersi da una montagna di rifiuti! Il problema del riciclo dei rifiuti è un qualcosa di terribilmente necessario in un'epoca in cui l'uomo si è assoggettato, diventando pertanto schiavo, a involucri di cartone e di plastica, gettati via a chili ogni giorno, e di cui non si riesce a fare a meno. Ad esempio, l'americano medio

Rifiuti chimici nel fiume? ... solo una formalità!

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Lesotho: rifiuti chimici nel fiume? Per Gap e Levi Strauss solo una formalità! Secondo una ricerca condotta dal Sunday Times , una fabbrica che produce jeans per Gap e Levi Strauss a Lesotho, in Sud Africa , sta scaricando illegalmente rifiuti chimici in un fiume dove mette a rischio la salute di tanti bambini. Il blu scuro degli effluenti, fuoriusciti dalla fabbrica di Nien Hsing, una ditta di Taiwan, è stata versato in un fiume da cui attingono acqua molte persone per cucinare e per lavarsi. La fabbrica inoltre sta smaltendo anche aghi, rasoi, altri materiali e prodotti chimici nocivi, quali la soda caustica, che attraggono la curiosità dei bambini, i quali li recuperano dal fiume per rivenderli poi al mercato. Molti di di loro, che lavorano anche fino a 10 ore al giorno, lamentano difficoltà respiratorie, eruzioni cutanee ed occhi lacrimosi. Levi Strauss e Gap , quest'ultima in particolare che ha una immagine pubblica di sensibilizzazione ambientale da conservare, hanno ordin

Cina; l'inseminazione artificiale

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Atroce fine di una neonata

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Una bambina di 3 mesi, Natalie Hill è stata trovata morta nella sua casa di Westwego una piccola cittadina della Louisiana, sul lato ovest del Mississippi, uccisa dai morsi di alcuni roditori. Quando gli agenti di polizia e il personale sanitario sono giunti sul luogo della disgrazia, hanno trovato il padre della piccola in piedi di fronte alla casa presso il 700 Central Avenue, che gridava affranto, ha riferito il capo della polizia di Westwego Dwayne Munch Sr. Munch ha detto che i funzionari hanno trovato il neonato con centinaia di morsi sul suo corpo e gravi danni al suo naso e alla gamba destra. Annette Stevens, una vicina di casa della sfortunata bambina, ha detto che i genitori hanno sempre avuto buona cura di lei e dei suoi fratelli e che la famiglia era sempre stata cordiale e felice e che non hanno mai trascurato i bambini, i quali sono sempre stati puliti e ben nutriti. Tuttavia, ha detto, roditori sono stati spesso visto attraversare le strade, e il padre di Natalie, avev

Una morte assurda

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Mangiato vivo dalle formiche mentre dormiva sotto un albero. Santiago Ortiz, un agricoltore boliviano di 42 anni, aveva deciso di schiacciare un pisolino sotto l'ombra di un albero, non notando che nei pressi c'era un nido di formiche. L'agricoltore, probabilmente ubriaco, si era addormentato sotto un albero a Palo Santo, una giungla nella regione orientale della Bolivia, che i locali chiamano anche Palo Diablo. Una volta addormentatosi però, le formiche, particolarmente aggressive, lo hanno avvolto completamente uccidendolo a morsi. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, ha riferito Rolando Ramos, il capo della polizia di Beni, un piccolo centro a nordest della Bolivia, l'uomo era già deceduto ma il suo corpo era ancora ricoperto di insetti brulicanti. Fonte e immagine: : www.informador.com.

Ma in che mondo viviamo

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Ma in che mondo viviamo? E' forse la nostra un'era barbara?! Vi rendete conto che si può morire anche solo per pochi spiccioli! E che la morte dell'uno non rattrista poi così tanto l'altro! Non si tratta di egoismo, neppure di cinismo, bensì è solo la voglia di sopravvivenza, innata nel genere umano. Siamo troppi sul pianeta, ed il cibo non ci sarà per tutti. Già oggi, un sesto della popolazione mondiale, quasi tutta nei paesi in via di sviluppo, soffre la fame. Per la FAO, il tasso di fame è in aumento, e il numero delle persone che ne soffrono cresce più rapidamente della popolazione mondiale, che aumenta di circa 80 milioni di individui all'anno, praticamente come se ogni anno si aggiungesse la popolazione dell''Egitto , che conta oggi 82 milioni di persone e che è quasi raddoppiata da quando Mubarak è entrato in carica nel 1981, o del Bihar , lo stato più povero e problematico dell'India, che nella sua totalità conta 1.129.866.200 abitanti, secondo