Saremo sommersi da una montagna di rifiuti

In un punto sperduto dell'Oceano Pacifico si trova il Garbage Patch, un minestrone di spazzatura vasto due volte il Texas, tenuto su da un gioco di correnti vorticanti che si muovono tranquillamente in quella parte del Pacifico nord orientale. L'appiccicosa area, mortale per la vita marina, trattiene alcuni dei due miliardi di tonnellate di rifiuti che generiamo ogni anno.

Tuttavia, sebbene la tecnologia offra la speranza di uno smaltimento più illuminato, il tempo stringe e Garbage, cioè l'isola di plastica che rappresenta - ahimè - a meraviglia la nostra era consumistica, raddoppierà le sue dimensioni entro il 2030, ed allora... saremo sommersi da una montagna di rifiuti!

Il problema del riciclo dei rifiuti è un qualcosa di terribilmente necessario in un'epoca in cui l'uomo si è assoggettato, diventando pertanto schiavo, a involucri di cartone e di plastica, gettati via a chili ogni giorno, e di cui non si riesce a fare a meno.

Ad esempio, l'americano medio produce 4,6 chili di rifiuti al giorno. I rifiuti sono così ripartiti: carta 32.7 %; rifiuti solidi 12.8 %; rifiuti liquidi 12.5 %; plastica 12.1 %; metalli 8.2 %; legno 5.6 %; vetro 5.3 %; tessile 4.7 %; gomma e cuoio 2.9 %; altri 3.2 %

Dove finiscono i rifiuti?


Discarica 54% - Riciclaggio 33,4% - Inceneritori 12,6%

L'articolo è molto interessante, per cui vi esorto a leggerlo in lingua inglese QUI

Sullo stesso argomento:
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