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Patagonia cilena: un altro lago scomparso

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Oggi il " post della domenica ", vi propone una di quelle tante cose strane e curiose che accadono in America Latina, e precisamente nella Patagonia cilena. Difatti, nel sud del Cile, come è accaduto un anno fa col lago Tempano... è letteralmente sparito nel giro di poche ore un altro lago, anch'esso di origine glaciale. Ad indagare su questa repentina scomparsa il governo cileno ha inviato sul posto un team di geologi. Il Cachet 2 (qui le coordinate: 47°12' S - 73°15' W), un lago glaciale lungo cinque chilometri, situato nel settore orientale del Northern Ice Field , è sparito improvvisamente nella notte tra il 6 e il 7 aprile. La sua scomparsa è stata scoperta allorchè si è notato un forte aumento del flusso del fiume Baker , che attraversa la regione di Aysen, sottoposta a periodiche inondazioni. Secondo gli esperti il lago si è gonfiato improvvisamente, creando una specie di tsunami. Una colonna d'acqua, emersa improvvisamente sull'altro lato del

Perù: la collana più antica delle Americhe

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Degli archeologi dell'Arizona hanno trovato, in un piccolo villaggio in Perù, il più antico manufatto d'oro delle Americhe. Esso risale a circa 4000 anni fa, 600 in più di un altro manufatto trovato in Africa a cui spettava il precedente record. La collana è stata trovata in un luogo di sepoltura pre-incaica nel villaggio di Jiskairumoko, vicino al Lago Titicaca sette anni fa, ed è composta da nove piccoli tubi d'oro alternati ad una serie di pietre rotonde, pietra grigia o turchese, trovati nella stessa tomba. Sinora siera mantenuto il segret per evitare che raid di predatori rubassero i reperti del sito il cui scavo era da completare. Il villaggio, che fu abitato dal 3300 aC al 1500 aC, è caratterizzato da cinque case incavate nella roccia - la prima di queste abitazioni scoperte nelle Ande. La scoperta, secondo Mark Aldenderfer, antropologo presso la University of Arizona, "è stata un completo shock", perchè era stato ipotizzato che le società, a quel tempo,

Petrolio antico

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Ancor prima che il colonnello Edwin Drake nel 1859 in Pennsylvania, compì la prima trivellazione, che diede poi il via allo sviluppo dell'industria petrolifera, il terribile idrocarburo, che sta avvelenando il nostro pianeta e che sta dissanguando le nostre finanze, sarebbe già stato usato in passato. Lo si apprende dalla rivista francese Archeologia dell'aprile 1976. Il petrolio ed i suoi derivati naturali (bitume, nafta, asfalto) erano conosciuti sin dall'antichità e venivano utilizzati per differenti scopi. Il petrolio "ispirò numerose religioni antiche ". I maghi sumerici interrogavano il suo trasudamento e le emanazioni del gas libero per leggere nel futuro. In seguito, l'uso degli idrocarburi divenne sempre più razionale. A Roma attribuivano al bitume delle virtù terapeutiche miracolose. In effetti, secondo quanto afferma Plinio il Vecchio nel I° secolo dopo Cristo, questo prodotto era particolarmente adatto a curare i reumatismi articolari, l