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Il Grande Paese e la potentissima WULK - 2 -

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Il Grande Paese e la potentissima WULK (prima parte) Qualche tempo dopo, quando la situazione politica nella fascia orientale del globo mutò, uno dei principali paesi acquirenti, con il sostegno di altre nazioni, realizzò di avere a disposizione una grande quantità di armi e galvanizzato l'esercito e il popolo con discorsi che inneggiavano ad una causa giusta, cominciò col depredare le terre dei loro vicini di confine ricche di risorse petrolifere, oro e diamanti, liberandosi di tutti coloro che si opponevano. Così facendo l'agguerrito esercito del Regno di Oriente prese il potere di quelle terre, agendo con brutalità sui presunti nemici, i quali sino ad allora avevano vissuto pacificamente sotto la protezione dei contingenti militari internazionali. Nel Grande Paese, abituato a vigilare sull'intero globo, l'invasione non fu una buona cosa, e a dispetto di chi aveva creduto che nella vendita degli armamenti si fosse comportato ingenuamente, ora avrebbe dovuto

Il Grande Paese e la potentissima WULK

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Racconto a puntate domenicali Il Grande Paes e vendeva armamenti in tutto il mondo. Il suo Presidente, uomo scaltro e deciso, agiva da venditore per l'industria delle armi, in particolare per conto della potentissima WULK, il primo appaltatore della difesa. Il ruolo personale del Presidente stava a sottolineare la sua determinazione nel rendere il proprio Paese, già dominante nel commercio globale degli armamenti, un ricchissimo mercante, ancora più grande, nonostante le ragionevoli preoccupazioni dei difensori dei diritti umani e del controllo degli armamenti. Difatti, il Grande Paese divenne il  primo esportatore, rappresentando la fetta maggiore di tutte le vendite di armi e mettendo in moto un fiorente commercio globale che gli fruttò una fortuna incalcolabile. Riuscì a vendere armi sofisticatissime persino a paesi stranieri che gli erano invisi, tant'è che uno di questi, situato in uno dei punti più caldi del mondo, e che un tempo era considerato uno stato canaglia,