Un Nobel che va, un Nobel che viene

Consegnato oggi il Premio Nobel per la letteratura al cantante e compositore americano Bob Dylan.

L'Accademia svedese ha motivato il premio per la  "nuova poetica espressiva all'interno della grande tradizione canora americana". I giornalisti e gli altri hanno reagito con un forte applauso non appena è stato letto il suo nome. Sebbene il suo lavoro non si adatti perfettamente ai canoni tradizionali letterari di romanzi, poesie e racconti che il premio tradizionalmente riconosce, il prestigioso premio è andato proprio a Robert Allen Zimmerman in arte Bob Dylan, il menestrello di Duluth, (Minnesota)  in cui nacque il 24 maggio 1941. E 'il primo vincitore americano del premio Nobel per la letteratura da Toni Morrison nel 1992.

Così il leggendario folk singer si unisce ad altri importanti premi Nobel del passato.

Qualche ora prima, in una coincidenza davvero straordinaria, si era spento all'Ospedale Sacco di Milano Dario Fo, un altro Premio Nobel, il giullare che si fa beffe del potere, un personaggio del tutto singolare e piuttosto inconsueto nel panorama dei Nobel Italiani, quali son stati Giosuè Carducci, Grazia Deledda, Luigi Pirandello, Salvatore Quasimodo ed Eugenio Montale.

Il "Mistero buffo» è certamente il lavoro più noto di Dario Fo e anche il più significativo della sua ricerca originale sulle radici autentiche del teatro popolare. L'opera che in definitiva gli è valso il Nobel è stata scritta e interpretata per il teatro da lui e sua moglie Franca Rame, un sodalizio artistico durato sino a tre anni fa, quando lei venne ricoverata d'urgenza al policlinico di Milano. Morì il 29 maggio del 2013 nella sua abitazione di Porta Romana a Milano, all'età di 83 anni.

Bellissima ma anche tanto chiacchierata agli inizi la loro storia d'amore. Forse Franca era troppo bella per lui, così furono in molti a non mandarla giù.

Un carissimo saluto al simpaticissimo Dario.

Immagini: www.independent.co.uk - www.sardegnalive.net

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