Il risveglio del vulcano Copahue, tra Cile e Argentina


Situato lungo una linea di circa 2 chilometri ci sono nove crateri vulcanici al confine tra Cile e Argentina, nella provincia di Neuquén. Tra questi il vulcano Copahue, la cui ultima eruzione risale al 1600, ha cominciato a rilasciare cenere e fumo, spingendo il Comitato d'allarme della provincia di Neuquén (COE) ad emettere un allarme giallo nei paesi vicini , elevato poi ad arancione.

Molti residenti locali hanno lasciato la zona per precauzione, mentre gli aerei che sorvolano le Ande a sud sono stati allertati di mantenersi a distanza. L'anno scorso, centinaia di voli sono stati cancellati a causa di una eruzione vulcanica nella stessa regione.

Il vulcano Copahue è alto 2997 metri e si trova nel nord-ovest della provincia di Neuquén, al confine con il Cile e circa 1.200 chilometri a sud ovest di Buenos Aires. La cima del vulcano è coperta da ghiaccio, neve e una laguna.


Secondo el Servicio Nacional de Geología y Minas de Chile (Sernageomin), i gas vulcanici e cenere rilasciati hanno portato alla formazione di una colonna di fumo nero ad un'altezza di 1,5 km in direzione sud-est, e un pennacolo di 13 chilometri.

Comunque, per le autorità delle zone circostanti, non ci dovrebbero essere grandi pericoli. Il sindaco di Copahue, Oscar Mansegosa, ha detto che l 'avviso di colore giallo significa semplicemente di stare più vigili, attenti e preparati ad ogni eventuale emergenza.

Il sindaco ha anticipato l'arrivo di specialisti vulcanologi per stamattina. Ha inoltre dichiarato che la città ha acquisito elementi per monitorare l'attività vulcanica nella regione.

Immagine: www.sott.net





Commenti

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