Cattive notizie per gli amanti del pesto alla genovese.



Difatti, secondo una ricercatrice statunitense, la dottoressa Margaret McGrath, professore associato di patologia vegetale presso la Cornell University, la pianta di basilico è sotto attacco da una malattia aggressiva fungina denominata peronospora (quando le foglie della pianta  vanno soggetti a marciume bruno e a disseccamento), una malattia fungina potenzialmente mortale (non è tossica per l'uomo), che colpisce sia la foglia di basilico che la stessa pianta.

Fino ad oggi, si sapeva che la peronospora era un fungo abbastanza comune tra le piante, una malattia comune che rientra in generale nella categoria delle malattie trofiche in quanto causata da organismi parassiti  che sottraggono risorse trofiche alla pianta ospite per mezzo di rapporti anatomici e fisiologici abbastanza stretti... ma non che colpisse il basilico, l'erba cardine dell'estate.

Un recente articolo del Washington Post:  Fungus Threatens Basil Plants For This Year and Beyond (Fungo Minaccia piante di basilico per quest'anno e oltre), afferma che il problema, confermato dalla ricerca della Cornell University, sta mostrandosi anche nelle aree metropolitane di New York, New Jersey, Ohio e Florida.

Jim Simon della Rutgers University ha detto che gli agricoltori di basilico nel New Jersey stanno avendo gravi perdite nei raccolt. 

Francesco DeBaggio, notando anzitempo la malattia sulle sue piante, è corso subito ai ripari, non riuscendo però a salvarle, in quanto la diffusione della ruggine del basilico, che è simile alla peronospora del pomodoro o peronospora dei cetrioli, zucche e meloni, è molto rapida... così ci ha rimesso il suo intero raccolto di 6000 piante, che è rimasto invenduto.

Anche in questa stagione, anche per causa delle forti piogge e dell'umidità elevata,si prevede un feroce attacco di questa malattia, la cui origine risale al 1930, quando è stata trovata per prima in Uganda, ed apparsa in Europa circa nove anni fa.  

Negli Stati Uniti, i primi casi si sono avuti nel sud della Florida nel 2007, diffondendosi poi lungo la East Coast e in Canada. 

Per cui, voi che consumate volentieri il pesto, come il sottoscritto, fate attenzione  nell'utilizzarlo nel modo migliore, gettando via la foglia di basilico quando ne vedete sulla sua superficie qualche foro, o foglie ingiallite, le quali sono un indicatore di questa specie di ruggine che lascia una brutta ombra di marrone, giallo o grigio. 

Se volete saperne di più, potete ricorrere ai consigli della dottoressa Margaret McGrath, che potete leggere (in inglese) QUI.


Commenti

Post popolari in questo blog

Il fascino dei tatuaggi maori

Brrrrr, che creatura orribile!

Il tattuagio che non vuoi più