Il Gesù sconosciuto
Nel periodo in cui anche la Bibbia non sa spiegarsi gli anni della vita di Gesù che va dai 14 ai 30 anni, sembra che colui che in seguito sarà venerato come il figlio di Dio, si sia interessato molto alla geometria di Pitagora.
Secondo la Bibbia, quando era bambino, Gesù non ha mai viaggiato oltre 300 miglia da casa sua. Eppure alcune le leggende insistono nel dire che negli anni prima che cominciasse la sua attività di Maestro spirituale e guaritore, egli abbia viaggiato molto, giungendo persino in Gran Bretagna e più tardi (!!!), in età matura, addirittura in India, dove pare che a
Srinagar, capitale del Kashmir, c'è un luogo, o meglio una tomba, noto come "Rauza Bal", visitato da milioni di persone di tutto il mondo... nel quale c'è la pretesa che il suo occupante sia proprio Gesù (!!!).
Nell'avviarmi a raccontare questa affascinante storia, sarà bene partire dall'inizio, cioè dai tempi dell'adolescenza di Gesù, vissuti nella sua terra di origine, dove si parlava la lingua armaica. Tuttavia, sembra che egli abbia avuto dei contatti con la lingua greca, durante un viaggio con il padre Giuseppe nella città di Sefforis, neppure citata nella Bibbia, a sette chilometri da Nazaret, dove Erode Antipa voleva stabilire la sua capitale e dove, proprio per questo, ci fu lavoro per molti anni per falegnami e carpentieri. Difatti, Sefforis era abitata da molti ellenici e la conoscenza della loro lingua divenne indispensabile per coloro che vi si stabilivano per soggiornarvi per lungo tempo. La prova? "L' appellativo hypocrites", "che non ha equivalente semitico", con cui Gesù definisce i capi religiosi ebrei e che usa anche per dirimere lo scontro tra erodiani e farisei sul tributo a Cesare.
Già da quando si era perso a Gerusalemme, e venne poi ritrovato dai suoi genitori, Gesù stava parlando con degli studiosi ebrei e lì si comprese subito quanto fosse sorprendente la sua capacità di apprendimento.
Secondo il dottor Gordon Strachan, ministro della chiesa scozzese e autore di "Eureka!" e "Jesus the Master Builder: Druid Mysteries and the Dawn of Christianity", l'educazione di Gesù non si limitava alla storia ebraica e alla teologia. Essa era molto più ampia, includendo la filosofia greca e la matematica, e al fine di studiare queste materie avrebbe avuto bisogno di viaggiare per incontrare i migliori maestri.
Sembra che a Sefforis Gesù, sin da piccolo, sia stato affascinato dalla geometria e in particolare dalla figura di Pitagora, vissuto 500 anni prima di lui. L'influenza di Pitagora sul pensiero greco fu profondo. Per alcuni greci, era visto come un semidio, una manifestazione del dio Apollo, ed esisteva un culto in suo onore. Per questo lo zio Giuseppe d'Arimatea, un ricco commerciante che viaggiava regolarmente per lavoro tra il Mediterraneo orientale e le miniere di stagno della Cornovaglia, in una delle sue visite in Gran Bretagna, si portò dietro il nipote, per fargli proseguire la sua educazione. Essi sbarcarono sulla penisola Roseland in Cornovaglia e poi viaggiarono in tutto il nord della Cornovaglia e Devon sulla costa di Somerset.
A quell'epoca, nel nord Europa e Gran Bretagna in particolare, c'era una civiltà molto avanzata, che attraverso una dettagliata osservazione astronomica ebbero conoscenza della geometria e della matematica. I custodi di questa sapienza erano i Druidi, una casta sacerdotale rinomata per il loro apprendimento, che erano anche medici, si occupavano di divinazione, amministravano i sacrifici, preparavano erbe e infusi per gli infermi e tramandavano il loro sapere oralmente senza lasciare nulla di scritto. Anche Cesare, che sterminò i Druidi in Francia, riferisce il carattere elitario della sapienza all'interno della loro società. L’attuale complesso megalitico di Stonehenge è consacrato al druidismo.
Il dottor Gordon Strachan, che per molti anni ha insegnato presso il Dipartimento di Architettura dell'Università di Edimburgo, nel giungere a questa impegnativa conclusione, che ha poi riportato nei suoi scritti ma anche in diversi documentari, ha attinto alle più recenti conoscenze archeologiche in Terra Santa, ed ha voluto dare un look più innovativo alla storia più antica della chiesa cristiana. Gesù sarebbe potuto venire in Gran Bretagna, afferma il dottor Strachan, non solo per un viaggio di divertimento e di affari con lo zio - un anno sabbatico prima di iniziare l'esercizio vero e proprio del Messia - ma poichè nel suo destino aveva bisogno di apprendere le nozioni cui i Drudi erano maestri, imparare dalla loro antica saggezza, vecchia di centinaia se non di migliaia di anni.
Immagini: www.ipodshows.net/ - myworldearth.blogspot.com
Secondo la Bibbia, quando era bambino, Gesù non ha mai viaggiato oltre 300 miglia da casa sua. Eppure alcune le leggende insistono nel dire che negli anni prima che cominciasse la sua attività di Maestro spirituale e guaritore, egli abbia viaggiato molto, giungendo persino in Gran Bretagna e più tardi (!!!), in età matura, addirittura in India, dove pare che a
Srinagar, capitale del Kashmir, c'è un luogo, o meglio una tomba, noto come "Rauza Bal", visitato da milioni di persone di tutto il mondo... nel quale c'è la pretesa che il suo occupante sia proprio Gesù (!!!).
Nell'avviarmi a raccontare questa affascinante storia, sarà bene partire dall'inizio, cioè dai tempi dell'adolescenza di Gesù, vissuti nella sua terra di origine, dove si parlava la lingua armaica. Tuttavia, sembra che egli abbia avuto dei contatti con la lingua greca, durante un viaggio con il padre Giuseppe nella città di Sefforis, neppure citata nella Bibbia, a sette chilometri da Nazaret, dove Erode Antipa voleva stabilire la sua capitale e dove, proprio per questo, ci fu lavoro per molti anni per falegnami e carpentieri. Difatti, Sefforis era abitata da molti ellenici e la conoscenza della loro lingua divenne indispensabile per coloro che vi si stabilivano per soggiornarvi per lungo tempo. La prova? "L' appellativo hypocrites", "che non ha equivalente semitico", con cui Gesù definisce i capi religiosi ebrei e che usa anche per dirimere lo scontro tra erodiani e farisei sul tributo a Cesare.
Già da quando si era perso a Gerusalemme, e venne poi ritrovato dai suoi genitori, Gesù stava parlando con degli studiosi ebrei e lì si comprese subito quanto fosse sorprendente la sua capacità di apprendimento.
Secondo il dottor Gordon Strachan, ministro della chiesa scozzese e autore di "Eureka!" e "Jesus the Master Builder: Druid Mysteries and the Dawn of Christianity", l'educazione di Gesù non si limitava alla storia ebraica e alla teologia. Essa era molto più ampia, includendo la filosofia greca e la matematica, e al fine di studiare queste materie avrebbe avuto bisogno di viaggiare per incontrare i migliori maestri.
Sembra che a Sefforis Gesù, sin da piccolo, sia stato affascinato dalla geometria e in particolare dalla figura di Pitagora, vissuto 500 anni prima di lui. L'influenza di Pitagora sul pensiero greco fu profondo. Per alcuni greci, era visto come un semidio, una manifestazione del dio Apollo, ed esisteva un culto in suo onore. Per questo lo zio Giuseppe d'Arimatea, un ricco commerciante che viaggiava regolarmente per lavoro tra il Mediterraneo orientale e le miniere di stagno della Cornovaglia, in una delle sue visite in Gran Bretagna, si portò dietro il nipote, per fargli proseguire la sua educazione. Essi sbarcarono sulla penisola Roseland in Cornovaglia e poi viaggiarono in tutto il nord della Cornovaglia e Devon sulla costa di Somerset.
A quell'epoca, nel nord Europa e Gran Bretagna in particolare, c'era una civiltà molto avanzata, che attraverso una dettagliata osservazione astronomica ebbero conoscenza della geometria e della matematica. I custodi di questa sapienza erano i Druidi, una casta sacerdotale rinomata per il loro apprendimento, che erano anche medici, si occupavano di divinazione, amministravano i sacrifici, preparavano erbe e infusi per gli infermi e tramandavano il loro sapere oralmente senza lasciare nulla di scritto. Anche Cesare, che sterminò i Druidi in Francia, riferisce il carattere elitario della sapienza all'interno della loro società. L’attuale complesso megalitico di Stonehenge è consacrato al druidismo.
Il dottor Gordon Strachan, che per molti anni ha insegnato presso il Dipartimento di Architettura dell'Università di Edimburgo, nel giungere a questa impegnativa conclusione, che ha poi riportato nei suoi scritti ma anche in diversi documentari, ha attinto alle più recenti conoscenze archeologiche in Terra Santa, ed ha voluto dare un look più innovativo alla storia più antica della chiesa cristiana. Gesù sarebbe potuto venire in Gran Bretagna, afferma il dottor Strachan, non solo per un viaggio di divertimento e di affari con lo zio - un anno sabbatico prima di iniziare l'esercizio vero e proprio del Messia - ma poichè nel suo destino aveva bisogno di apprendere le nozioni cui i Drudi erano maestri, imparare dalla loro antica saggezza, vecchia di centinaia se non di migliaia di anni.
Immagini: www.ipodshows.net/
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