Stati Uniti: in arrivo la stagione degli uragani

Sembrava una nube scura che si avvicinava minacciosa, in realtà era uno dei primi tornado della stagione, che ha colpito parte del Colorado (Usa), e ha già provocato diversi feriti e tanti altri guai.

Negli Stati Uniti i residenti delle zone, dove gli uragani non mancano mai, sono sollecitati a prepararsi alla stagione delle tempeste tropicali, che inizia il primo giugno e finisce il 30 novembre. Ma siccome l'anomalia climatica che interessa l'intero pianeta vale ancor più per queste zone spesso flagellate dagli uragani, ecco che i residenti delle aree colpite, che di solito si affrettano a fare gli acquisti almeno 16 ore prima dell'arrivo delle "armate della natura", beneficieranno in questo week end, di una riduzione fiscale sugli acquisti di scorte e quant'altro, sui primi 1500 dollari spesi. Ed ora che nell'area sono previsti almeno 5 uragani, alcuni dei quali di Forza 3, ecco che tutti prendono d'assalto i centri commerciali per rifornirsi di pile, torce elettriche, telefoni cellulari, caricabatterie, generatori, chiodi e martelli... tutto ciò che occorre per affrontare l'emergenza.

In America, le probabilità di andare incontro a veri e propri uragani sono sensibilmente aumentate negli ultimi anni: "in base alle nostre ultime previsioni", dice Phil Klotzbach, ricercatore dell'Università del Colorado, "la probabilità che un uragano di notevoli dimensioni possa scatenarsi lungo la costa degli Stati Uniti è ora del 69%, rispetto alla media del 52% del secolo scorso".

Proprio ieri il NOAA (National Oceanic and Atmosphere Administration), l'autorità federale americana che si occupa di fornire previsioni meterologiche, in una conferenza stampa ha sollecitato i residenti delle aree vulnerabili a prepararsi ad affrontare l'inizio della stagione degli uragani.

Per il 2008, i modelli climatici del Centro hanno previsto un 60, 70 per cento di possibilità che possano scatenarsi da 12 a 16 tempeste corpose, inclusi da 6 a 9 uragani di normale attività, tra cui da 2 a 5 uragani di Categorie 3, 4 o 5 della Saffir-Simpson Scale, cioè della peggior specie.

Uno dei principali segnali che influenzeranno la stagione, è dovuta dalla combinazione tra mare e condizioni atmosferiche, la quale ha portato ad un aumento delle attività degli uragani sin dal 1995. Ma anche il perdurare degli effetti de La Nina.

Dal Professor echos - Mentre con el Niño gli alisei si indeboliscono e la forte risalita di acqua fredda (corrente di Humboldt) proveniente dall' Antartide forma quella pozza d'acqua calda davanti al Perù a cui si devono gli sconvolgimenti del tempo, con la Niña gli alisei si rafforzano, aumenta la risalita di acqua fredda nell’oceano e il Pacifico orientale è più freddo del normale. Questo è reso possibile in quanto tutto l’oceano possiede in profondità correnti fredde, mentre in superficie la temperatura è maggiore ed è in stretta relazione tra oceano e atmosfera.

Sul fronte atlantico, nella regione tropicale, è previsto caldo più del normale.

Fonte: theadvertiser.com - noaa

Immagine: www.hurricane-katrina.org/

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