The sunday post blogspot - XVI ANNO

La querelle elettorale  in atto negli Stati Uniti tra Hillary Clinton e Donald Trump non esclude i colpi bassi. L'ultima di Trump, appena dopo il primo confronto televisivo tra i due contendenti alla carica presidenziale di una così grande nazione, non so se giudicarlo un fatto di debolezza o se una sfaccettatura della sua visione politica. Fatto sta che Trump, a due mesi dalle elezioni americane, ha tirato in ballo lʼimpeachment subìto da Bill Clinton, sferrando un duro attacco contro Hillary accusando il marito Bill di infedeltà. Sembrerebbe un  attacco d'uno che comincia a perdere i colpi, mostrando timore nei confronti di una donna che è riuscita a sopportare e a farsi scivolare addosso lo scabroso scandalo di suo marito con la peccaminosa Monica Lewinsky. Ma se  utilizza queste armi spuntate per sopravanzare la Clinton nei sondaggi credo che il tycoon non l'abbia pensata bene. E' evidente che ricordare gli incontri erotici nello studio ovale della Casa

Le notizie che giungono dalla Siria sono sempre più drammatiche. In un paese ormai spaccato in due, i lealisti ed il governo di  Bashar al-Assad da una parte e il popolo che cerca di manifestare il suo dissenso dall'altra, le stragi sono diventate quotidiane. I numeri sono impressionanti: oltre 8000 le persone (molte donne e bambini) che hanno perso la vita da quando sono iniziate le rivolte contro il perfido regime. Immagini intrasmettibili quelle che sono state riprese nella città martire Homs  che scandalizzano il mondo. E sembra non finire mai la violenza. Adesso poi, da quanto dice un gruppo internazionale per i diritti umani, sembra che le truppe siriane fedeli al governo abbiano disseminato lungo i percorsi utilizzati dalle persone in fuga dalle violenze del paese che cercano di raggiungere la vicina Turchia, montagne di mine messe nelle scorse settimane. Lo afferma  Human Rights Watch   nel suo rapporto pubblicato oggi, e si basa sui racconti di testimoni e anche smin