Uno scontro inevitabile
Il 2008 sta finendo, portandosi con sè l'ennesima guerra tra una parte del popolo palestinese, racchiuso sotto la sigla di Hamas e l'agguerrito Israele. Dopo i nuovi attacchi dello stato ebraico contro la Striscia di Gaza che hanno provocato 200 e più vittime, Hamas invoca la "terza intifada" e annuncia nuove operazioni suicide. Intanto, all'alba del 28 dicembre iniziano le consultazioni di urgenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere la richiesta della Libia di bloccare immediatamente i raid raeliani nella striscia di Gaza. La guerra senza fine, ancora una volta, pone al mondo la stessa domanda di sempre: riuscirà Israele a convivere in futuro con il mondo arabo? Il premier israeliano Olmert, che si è impegnato ad evitare la crisi umanitaria nella Striscia, ha chiesto agli israeliani pazienza poiché l'operazione contro Hamas è destinata a durare a lungo, e la difesa dello Stato è prioritario a qualsiasi altra iniziativa. Proprio