The sunday post blogspot - XVI ANNO

L'astrologia ed io ci conosciamo da oltre 30 anni. Iniziai ad occuparmene poiché mi era venuto in mente di farne un gioco di società, che realizzai ma che non ho mai pubblicato, benché sia perfettamente funzionante, aggregativo e divertente  (potete vedere il gioco in alto sopra la mia testa). Da ciò, affascinato dalla materia, presi a studiarla consultando testi importanti nella biblioteca Nazionale di Roma e su diversi libri che acquistai (all'epoca d'Internet se ne parlava pochissimo e solo in ambito militare) . Non pago, provai a lavorarci e finii col fare centinaia di carte astrali di amici e conoscenti. Tuttavia non ho mai pensato di farlo diventare un lavoro, anche se in alcuni casi (pochi) mi feci pagare per il lavoro svolto su commissione.  In quel periodo di astrologia se ne parlava molto anche nelle televisioni private. Di astrologi ce n'erano a bizzeffe e per lo più ciarlavano, vendevano amuleti e basta. Insomma, seguendo costoro con l'intento di saperne

“ Chi voglia correttamente condurre indagini mediche deve soprattutto indagare sulle stagioni dell'anno, gli influssi che ognuna di esse può esercitare e inoltre i venti caldi e freddi, specie quelli comuni a tutti i luoghi poi anche quelli che sono tipici di ciascuna regione. Deve ancora indagare le proprietà delle acque, se ne sono usate molli e di stagnanti o piuttosto dure e scaturenti da luoghi elevati o petrosi, o crude e ricche di sali… perché così come esse differiscono nel gusto e nel peso, altrettanto ne sono ben diverse le proprietà, sicché quando un medico giunge in una città che gli è ignota, deve riflettere sulla sua posizione, sull'orientamento sia rispetto ai venti, sia rispetto al sorgere del sole...” Inizia così il trattato " Le arie, le acque, i luoghi " di Ippocrate, considerato il padre della medicina, scritto sembra, tra il 410 e il 430 a.C., una delle opere più celebri della medicina antica. La tesi che Ippocrate sosteneva era che il me