Notte di settembre
Un giorno di alcuni anni fa, camminando nei pressi della scuola dove avevo studiato, trovai scritto su un foglio bianco appiccicato alla meno peggio su di un muro, queste poche righe. Le trascrissi così com'erano, perché nel leggerle mi sentii profondamente turbato. Notte di Settembre che gli hai fatto al mio cuore alle mie gambe di 20 anni, così sicure dove andare. Otto di settembre che mi hai spento la luce ci hai frugato nei sogni, ci hai spezzato la croce dieci soldati armati ci fanno fermare ci indicano coi fucili il passo da fare. Tre Italie nella bufera. Sovrani senza terra e senza potere; capi di governo senza ministri, dittatori che prendono ordini dai generali che li sostengono. E' questo il confuso quadro politico del Paese nel quarto anno di guerra che porterà alla rabbia tedesca che se la prende con i civili... Otto settembre. Sono quasi le otto di sera. Si fa buio. I lampioni diffondono una pallida luce azzurra. Il re e la regina hanno appena lasciato Villa Savoia