Finisce oggi l'Hanse Sail festival


170 bastimenti provenienti da 15 nazioni iscritte all'Hanse Sail, il festival che si tiene ogni anno a Rostok, sulla costa del Mar Baltico dall'8 all'11 agosto.  Cioè, oggi è l'ultimo giorno.

Il punto clou della  29° edizione dell' "Hanse Sail Maritime Festival", uno dei più grandi eventi marittimi in Europa, che richiama oltre un milione di visitatori, è la sfilata delle sei navi scuola. Assieme ai due velieri russi "Kruzenshtern" (foto a lato) e "Mir", all'ammiraglia della marina colombiana "Gloria"  e alle imbarcazioni dei Paesi Bassi del Messico, ci sarà pure l'italiana Amerigo Vespucci.

Novità di quest'anno sono le numerose regate, gli spettacoli di sci nautico e un balletto di gommoni. Sulla terra, ci sarà un programma vigoroso con nove palcoscenici di musica e spettacolo. Per la prima volta, il festival sarà protetto con barricate di camion mobili.

L'incontro nel Mediterraneo del 1962 tra la portaerei Statunitense USS Indipendence e la nostra Amerigo Vespucci.

Correva l’anno 1962, e da pochissimo tempo era entrata in servizio la portaerei Statunitense USS Indipendence, una nave della Classe Forrestal che, insieme a 3 sue “sorelle”, rivoluzionò completamente il mondo delle portaerei mondiali, definendo un nuovo orizzonte per l’utilizzo di questo tipo di navi. L’Amerigo Vespucci, veliero scuola della Marina Militare Italiana, fu varata molti anni prima della USS Indipendence, nel 1931, e da allora costituisce motivo di orgoglio per tutta la Marina Militare Italiana, e per tantissimi italiani.


Nel 1962 queste due navi si incontrarono nel Mar Mediterraneo, e la portaerei statunitense lampeggiò con il segnale luminoso, chiedendo:

Chi siete?

Al che dall’Amerigo Vespucci risposero:

Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana

E la risposta degli statunitensi rimase scritta negli annali:

Siete la nave più bella del Mondo

Il cordiale omaggio degli statunitensi alla nostra nave è solo uno dei tanti che il mondo del mare tributa all’Amerigo Vespucci, che venne ritenuta, sin dal momento del suo varo, un esempio dell’eccellenza artigianale e ingegneristica italiana. Ad esempio, le regole di navigazione prevedono che i transatlantici abbiano sempre la precedenza rispetto alle altre imbarcazioni. Ma quando i giganti del mare incontrano la Amerigo Vespucci nei mari di tutto il mondo, questa legge non vale più, e i giganti spengono i motori, rinunciano alla precedenza e suonando tre colpi di sirena in segno di saluto.



Il motto della nave dal 1978, è: Non chi comincia ma quel che persevera. Che denota la vocazione di nave scuola del veliero. Prima di questo erano stati “Per la patria e per il Re” e “Saldi nella furia dei venti e degli eventi”.

Questo qui sono io sulla nave in rada a Livorno (anni 70)






Immagini: www.vanillamagazine.it

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