Verso occidente: la foto pubblicitaria che lasciò tutti noi a bocca aperta


Chi scattò questa scioccante foto lo fece con una Nikon 73, nel porto di Durazzo. Erano circa le dodici, tredici del 7 agosto 1991. Era un agosto caldo e al porto vi era squallore e povertà di uomini che andavano incontro alla morte ma in realtà era una corda che avrebbe condotto ad una vita migliore, Verso Occidente e nessuno pensava al pericolo della propria vita, ma solo ed unicamente alla fuga. Con la caduta del regime comunista, oltre 10mila persone si ammassarono nel porto di Durazzo per emigrare in Italia in cerca di lavoro. Il 7 marzo, nel giro di poche ore, 27mila albanesi sbarcarono a Brindisi. Il secondo grande arrivo avvenne l'8 agosto dello stesso anno, con l'attracco nel porto di Bari di un mercantile partito da Durazzo, il Vlora, con 20mila migranti a bordo: il più grande sbarco nella storia italiana. Le persone affrontarono ore e ore di navigazione in condizioni inumane e un'accoglienza non sempre all'altezza della situazione... un po' come gli italiani in America ai primi del novecento...

Non é una invasione ma una migrazione di popoli.

La foto testimonia un fatto storico. ..." In Occidente " così definisce la fotografia della pubblicità di Benetton il fotografo sconosciuto che scattò questa terrificante immagine.

Fin qui pubblicata sul gruppo Facebook di Alessandro Barbero - Dai suoi appassionati lettori


DA QUI IN AVANTI ESTRAPOLO direttamente dal sito albanianews.it
 
A raccontare quel che segue é l'autore della fotografia.

Quelli che ho fotografato portavano una semplice maglia bianca con dei jeans o pantaloni di terital, credo tu abbia presente la tipica moda albanese anni ’90. Regnava un’atmosfera desolata, persone che salutavano con le mani, intimoriti e rattristiti. Donne con bambini, ma vi erano anche quelli che nel mare lottavano contro il mare stesso, sconfiggendo il tempo e la vita stessa. Invece lì dove io ho scattato le foto c’era solo silenzio, spettatori silenziosi.

Piangevano! Dopo aver fotografato il piano panoramico della scena, passai a fotografare la gente da vicino. C’è una foto in cui si vedono due donne, una porta un bambino in braccio e con occhi mesti guarda un uomo di fronte a lei, l’altra guarda verso di me con uno sguardo atterrito sopra un ammasso di ferraglia nei pressi della nave “Vlora”.

Gli sguardi delle persone rivelavano una tristezza cupa. Con gli occhi di chi ha avuto un’opportunità nelle proprie mani e non è riuscito a fare nulla.

C’è anche un’altra ragione, che molti di noi non conoscono, anzi sono pochissimi a sapere che la foto “Verso l’Occidente” è sua. Essa rimane una scioccante insegna della libertà e dello squallore al contempo, con o senza colori costituisce un esempio di esodo, ma anche di dittatura … C’è anche un altro fatto molto interessante, cos’è successo in seguito con questa foto?

La foto in bianco e nero la si può trovare in tutta la stampa albanese e straniera di quegli anni. Ed ogni volta che si parla di quei fatti, la foto è sempre in primo piano. Nel 2010 ho scoperto insieme a mio figlio che su Flickr la foto del 7 agosto 1991, cioè la foto dell’occidente, è stata presentata nella pagina ufficiale della Benetton su Flickr come la miglior foto fra le migliori 30 raccolte in una ventina di anni.

Abbiamo anche scoperto che la foto è anonima, senza autore, ed alla destra della foto vi è scritto che i diritti d’autore della foto sono riservati alla Benetton. Una foto usata a lungo dalla Benetton, in quasi tutte le sue pubblicità …

Immagine mia personale della pubblicità Benetton.


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