Meraviglioso: un inno al dono della vita



Meraviglioso, ma come non ti accorgi 
di quanto il mondo sia meraviglioso...

Ma guarda intorno a te
Che doni ti hanno fatto
Ti hanno inventato il mare 
Tu dici non ho niente 
Ti sembra niente il sole? 
La vita, l'amore...

Questa stupenda canzone di Domenico Modugno del 1968, rifatta dai Negramaro, il cui testo è stato scritto  dal simpaticissimo Riccardo Pazzaglia, non ebbe successo immediato: fu perfino scartata dal Festival di Sanremo e dovette aspettare qualche anno per diventare una canzone popolare.

Ricordo che quando l'ascoltai la prima volta ebbe su di me un effetto a dir poco straordinario, in un certo senso é come se avesse allargato i miei orizzonti ma soprattutto mi portò a riflettere sulla meravigliosa opportunità che è la vita, la quale non andrebbe mai sciupata. Io non so se ne esiste un'altra, so soltanto che alla fine della corsa non c'è il nulla.



Teologia e scienza hanno dibattuto innumerevoli volte la nascita della vita, ma da quando ascoltai la canzone del nostro Mimmo, la quale mi diede la sensazione di stare al mare su una tavola da surf in una giornata di sole tra onde blu e un vento ideale... sentii che questo bel regalo che è la vita, è il banco di prova di un prosieguo esistenziale che conduce altrove, in un'altra dimensione... Ma qui mi fermo.

V'invito a leggere alcune righe, tratte da "Nel cosmo alla ricerca della vita" di Piero Angela e da un vecchio libro "La legge universale" che mi porto dietro da tempo. Il leggerli mi ha indotto a pormi delle domande... a cui sinora non ho dato risposte... e credo che capiti a molti di voi... ma qualcosa m'induce a pensare che alla fine... non rimarrò deluso.

In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.

L'universo é un prodigioso meccanismo, un movimento d'orologeria senza scatola, senza perno che gira con precisione matematica. Il nostro pianeta gira nello spazio in virtù della legge di gravitazione in base alla quale tutti i corpi della natura, sprigionando un potere magnetico, si attraggono reciprocamente in ragione diretta della loro massa ed in ragione inversa del quadrato della loro distanza. Tutto in perfetta armonia, alla stregua del corpo dell'uomo, il quale è composto di molte membra, che costituiscono un tutto. E' per così dire, un mondo che vive, poiché il corpo è formato da cellule viventi indipendenti, ma unite mediante la circolazione del sangue, che arreca vita e salute ad ogni parte dell'organismo. E' un tutto meravigliosamente armonioso.

Nel corpo umano ogni membro dipende dall'altro così come succede al sole e ai pianeti in generale, dalla luna alla terra in particolare, tutti ubbidienti ad un'unica legge. Si tratta di un movimento funzionante al minuto secondo, che non varia mai. E' stato appurato che la terra e i diversi elementi che la formano osservano leggi precise in un'ubbidienza assoluta. Si é potuto rilevare che sulla terra esistono certe perturbazioni, dovute alla violazione della legge ad opera dell'uomo, ma gli elementi del pianeta ubbidiscono invariabilmente alla legge universale del creato e della vita dell'uomo.

Per la scienza umana, sostanzialmente si pensa che sotto l'azione dell'energia solare e dei fulmini i gas presenti nell'atmosfera reagirono, formando i primi composti organici. Questi composti organici riempirono pian piano gli oceani dove l'acqua li proteggeva dall'azione dei raggi ultravioletti. Per prima cosa si formarono gli amminoacidi. Poi questi primi composti (sempre sotto l'azione dell'energia solare) si unirono casualmente in aggregati più grandi e più complessi (i cosidetti polimeri). In questo primordiale brodo caldo, come nel secolo scorso aveva ipotizzato Alexander Oparin, dove avvennero le reazioni chimiche (un rimestamento di molecole organiche sempre più numerose e più complesse) le quali portarono a far emergere delle molecole capaci di stampare delle copie identiche di se stesse, utilizzando il materiale ambientale. E da lì a breve, per quanto si possa dire breve (sei“giorni” creativi. Ma non dice che fossero giorni di 24 ore)... ebbe origine la Vita. 

Fatte queste considerazioni personali, da cui ciascuno può trarne la sua...

AUGURO A TUTTI  VOI  UN 2019 COI FIOCCHI, TANTA  SALUTE E UN PIZZICO DI UMILTA', che non guasta mai.


 Immagine : edition.cnn.com

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