Ecco la formula del moto perpetuo
Il 20 luglio del 1995 un amico mi volle vedere per svelarmi il suo grande segreto. C'incontrammo alla Piramide, Roma e ci sedemmo in un bar ad un tavolino all'aperto nei giardini vicini. Ricordo che faceva un gran caldo ed il mio amico aveva la camicia sbottonata e sudava copiosamente. C'eravamo conosciuti nel mondo del multilevel nel quale io avevo raggiunto la posizione di leader e mi occupavo del mio gruppo. Non lo conoscevo bene. So che era il più anziano ed era in pensione ma partecipava con entusiasmo a tutte le riunioni che si tenevano. In me aveva fiducia e volle mettermi al corrente d'una formula matematica su cui aveva studiato una vita intera. Credo fosse un fisico, uno scienziato, lo si poteva notare anche dal suo fare distratto e dalla costruzione logica dei suoi interventi. Così, tra un Martini e un Pernòd mi raccontò dei suoi studi sul moto perpetuo e, penna in pugno, cominciò a scarabocchiare numeri, parentesi, abbreviazioni e quant'altro sul mio blocco.
Ho ritrovato il blocco dopo tanto tempo.
I fogli su cui scrisse la formula sono quelli nelle immagini sotto. Ho cancellato il cognome del mio amico per motivi di privacy, ma, se chi s'intende di queste cose, un matematico, uno scienziato trovasse utile le formule scritte da Mario, questo è il suo vero nome, potrà consultare il sottoscritto, magari lasciando un commento in questo post.
Certo la scoperta del moto perpetuo risolverebbe in un sol colpo tutti i problemi di rifornimento energetico terrestre... roba da sballo scientifico, nel vero senso del termine!
Da quando l'uomo ha compreso l'utilità dell'energia, subisce il fascino delle macchine a moto perpetuo. Il motivo è semplice, in teoria, una macchina a moto perpetuo è in grado di funzionare senza fonte di energia. Ma vi è un unico problema, la teoria del moto perpetuo è in contraddizione con i principi della termodinamica, che sono la base della fisica moderna. Quindi il moto perpetuo sarebbe fisicamente impossibile da realizzare.
« È impossibile ottenere il moto perpetuo per via meccanica, termica, chimica, o qualsiasi altro metodo, ossia è impossibile costruire un motore che lavori continuamente e produca dal nulla lavoro o energia cinetica » (Max Planck, Trattato sulla termodinamica, Dover (NY), 1945).
Secondo le leggi della fisica moderna ricreare questo moto è impossibile, ma non sempre va come s'ipotizza! Semmai da questi fogli uscisse una qualche utilità... bè, sarebbe fantastico, e mi piacerebbe saperlo, ovviamente!
Buona domenica ed un caro pensiero al vecchio Mario!
Immagine: www.shutterstock.com
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