Il vento di destra soffia sul mondo... pure su Chios

Un violento attacco contro un campo profughi nell'isola di Chios (Grecia), a due passi dalle costeturche, ha costretto alla fuga centinaia di migranti, rifugiatosi in Grecia dalla guerra siriana. Per fortuna, nonostante il lancio di molotov, petardi e sassi, c'è stato solo qualche ferito e distrutte una cinquantina di tende e baracche.

Secondo le autorità locali della bella isola dell'Egeo, a fomentare la rivolta, sarebbero stati dei membri del partito Alba Dorata, che da un paio di giorni erano sull'isola per chiedere il rimpatrio dei profughi. Da quel momento pare siano sorte tensioni, con aggressioni dentro e fuori dal campo.

I primi lanci di pietre tra migranti e residenti sono avvenute però la sera precedente: alcuni profughi avrebbero fatto irruzione in un negozio dell'isola provocando  la reazione degli abitanti. La notte successiva (giovedì), appena dopo la mezzanotte, la gente nelle tende dormiva, quando decine di persone hanno cominciato a lanciare sassi e bottiglie molotov nel campo dei rifugiati, devastandolo.

Comunque sia, questo episodio d'insofferenza estrema, questo esodo massiccio di profughi in cerca di luoghi più tranquilli in cui vivere, fa comprendere quanto ci sia bisogno nel mondo, oggi più di ieri, di sicurezza, legalità, ordine. Il che conferma l'ascesa della politica conservatrice in tutto il mondo.

Figure come Vladimir Putin in Russia e di Erdogan in Turchia stanno al comando da più di un decennio, ma il passaggio alla destra nei principali paesi è stato più sensibile negli ultimi anni.

Trump e i suoi consiglieri, Putin, Erdogan, Marine Le Pen, Theresa May, UK: euroscettica del partito conservatore, Viktor Orbán, Ungheria, il nostro Salvini, in Austria il Partito della Libertà sta facendosi avanti, così pure Alba Dorata in Grecia, terzo partito ellenico, che comincia ora ad alzare la voce. Tutti insieme appassionatamente per ristabilire l'ordine e darci un mondo migliore.

E' forse per portare legalità ed ordine che la Turchia mira a espandere il territorio del suo paese in Iraq, in Siria e in Grecia ? Il leader turco ha ribadito che diverse isole greche del Mar Egeo orientale debbono ritornare alla Turchia poiché il Trattato di Losanna, che ha fissato i confini tra Grecia e Turchia nel 1923, è stato sleale sul suo paese. Nel 1914 l'impero Ottomano si estendeva per oltre 2,5 milioni di chilometri quadrati, nove anni dopo, sono scesi a 780.000 chilometri quadrati.

Ma se si guardan le cose così allora anche altri Stati dovrebbero rivendicare le loro terre perdute. Allora, più che ordine, nascerà un grande disordine mondiale.

Non ci resta che credere nel buonsenso di questi potenti che hanno tra le mani questioni così delicate e importanti. Aspettiamo fiduciosi un ordine mondiale migliore.

Immagini: www.independent.co.uk

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