Sprazzi di sincerità ed umiltà da parte di due protagonisti tanto diversi del nostro tempo

Tra le notizie di oggi trovo molto interessante ciò che ha risposto il fuoriclasse svedese Zlatan Ibrahimović quando gli è stato chiesto cosa gli manca del Psg ( Paris Saint Germain ) e quanto ha detto il Papa emerito, Benedetto XVI.

Il grande calciatore ex Milan ed ora al Manchester United di Mourinho alla domanda del cronista non nasconde di rimpiangere l'esperienza parigina soltanto da un punto di vista economico. Infatti ha detto che quello che gli manca del club francese è  l'ultimo stipendio.

Una risposta che rivela grande sincerità ed umiltà, che, per chi non l'avesse ancora compreso, è la cartina tornasole della grandezza di una persona. Lo stesso vale per Benedetto XVI che nel libro- intervista che esce oggi rivela di se: "Un mio punto debole è forse la poca risolutezza nel governare e prendere decisioni. Il governo pratico non è il mio forte e questa è certo una debolezza".  E sottolinea poi che non riesce a vedersi come un fallito". Ma spiega che "Francesco è l'uomo della riforma pratica, ha l'animo per mettere mano ad azioni di carattere organizzativo".

Tutto sul filo della sincerità e dell'umiltà da parte di importanti personaggi del nostro tempo: il miliardario calciatore svedese e l'aristocratico uomo di chiesa.

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