Roma: è tornato Ben Hur

In un remake di un film epico girato alla fine degli anni 50, con Charlton Heston come protagonista, Cinecittà Studios sta riprendendo il miglior colorito possibile, tornando ad essere il set di grandi produzione americane. Da poco finito il film sulla vita di Gesù Bambino (le cui attuali, ingombranti, veritiere ? notizie lasciano molto sconcerto), si sta girando, ora come allora, tra gli stabilimenti di via Tuscolana e Cinecittà World sulla via Pontina, il nuovo Ben Hur, il famoso film di William Wyler che abbiamo visto mille volte sugli schermi televisivi, stavolta diretto da Timur Bekmambetov.

Al posto del mitico Charlton Heston ad interpretare il nobile Ben Hur é Jack Huston (Boardwalk Empire) ed Esther, l'amata da Ben Hur è Nazanin Boniadi, ma la celebrità in assoluto é Morgan Freeman, nel ruolo dello Sceicco Ilderim, che nel film del 1956 era il simpaticissimo Hugh Griffith.

Le strade di Gerusalemme, il tempio, sono stati ricostruite tra gli stabilimenti di via Tuscolana e Cinecittà World sulla via Pontina. Nel film si vedranno oltrechè cavalli (80), cammelli, galline, muli e capre.

A metà maggio, dopo aver costruito l’esatta replica del Circo Massimo e dove verranno coinvolte migliaia di comparse per le scene di massa, la produzione lascerà Roma.

Altre sontusose produzioni internazionali hanno girato a Cinecittà, tra cui Scorsese "Gangs of New York", Fellini "Casanova"  "Cleopatra"  con Liz Taylor, "La Passione di Cristo"  "The Life Aquatic" e, naturalmente "Roma" della BBC.

La storia di Ben Hur, tratta da l romanzo del 1880 di Lew Wallace, racconta le  traversie di un nobile ingiustamente accusato di tradimento dal fratello adottivo Messala (Toby Kebbell). Dopo anni di prigione il nobile, diventato peraltro figlio adottivo d'un influente personaggio romano, torna a Gerusalemme cercando di vendicarsi di Messala.

Sembra che per Cinecittà, grazie anche agli sgravi fiscali del Ministero della Cultura per le imprese cinematografiche straniere, cominci una nuova era. La conferma è arrivata dal New York Times in una articolo in prima pagina intitolato: «Hollywood ancora una volta torna sulle rive del Tevere». Con la nuova norma i progetti stranieri hanno un beneficio del 25% di quanto spendono in Italia.  L'Italia offre anche tassi più bassi di manodopera.

Per Giuseppe Basso, CEO di Cinecittà, il film Ben Hur è punto di svolta nella rimonta di Cinecittà.

Immagini: www.hollywoodreporter.com/ - blogs.indiewire.com/




Commenti

Post popolari in questo blog

Il fascino dei tatuaggi maori

Brrrrr, che creatura orribile!

Il tattuagio che non vuoi più