Il più degno
Il re di un regno, che ora non c'è più, decise di scoprire la persona che avesse più voglia di lavorare e più fiducia nella propria opera. Mandò per questo i banditori per tutte le contrade del regno, i quali gridarono ai quattro venti: "Sarà regalata la metà del regno a colui che dimostrerà di essere il miglior lavoratore sia del braccio sia della mente."
Per primi si presentarono scrittori, scultori, pittori e artisti in genere, per proclamare davanti ai ministri incaricati le loro qualifiche. Dicevano d'essere disposti e capaci di fare libri, poesie, statue, quadri in onore del sovrano regnante.
Poi arrivarono i soldati, che erano disposti a fare qualunque guerra. Seguirono i contadini e gli operai.
Quando finì l'iscrizione, il re chiese agli addetti:
"Quanti sono venuti a chiedere la metà del regno ?
"Tutti meno quest'uomo."
"Perché tu non hai chiesto la la metà del regno ?"
"Maestà - rispose umilmente l'uomo - io ho tanta fiducia nel mio lavoro e tanto poca nelle promesse altrui, che non ho sentito alcun bisogno di chiedere niente ad alcuno.
Il re, udita la risposta, gli disse: "Tu sei l'unico degno e vero lavoratore, perché solo nelle tue mani riponi la speranza. Gli altri non sono che degli schiavi, obbligati dalla necessità al lavoro. A te, dunque, spetta la metà del mio regno."
Così fu che in quel paese regnarono due re così saggi, come non se ne videro mai.
C'è forse una morale in questa storia? Trovatela voi!
Immagine: topyaps.com
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