Caccia alle balene: presi tre attivisti di Forest Rescue

E' una battaglia senza esclusione di colpi. Gli attivisti di Sea Shepherd per difendere le balene sono disposti a tutto. Incursione mordi e fuggi, su imbarcazioni velocissime: è l'unico modo per distrarre i pescatori giapponesi e mettere in guardia i grossi cetacei.

Per i giapponessi l'australiano Paul Watson e i suoi uomini sono solo ecoterroristi e rispondono speronandoli con il lancio d'idranti. Spesso finisce così, coi motoscafi di Sea Shepherd che soccombono. Ma lo scorso anno il Giappone ha dovuto interrompere in anticipo la caccia alle balene.

Al momento, a battaglia cominciata, tre attivisti australiani di Forest Rescue, un gruppo australiano specializzato nelle azioni dirette, sono stati catturati e portati a bordo di una baleniera giapponese,

I 3 attivisti, sono "prigionieri attualmente detenuti in una baleniera giapponese".

Parlando al telefono satellitare con Reuters durante il viaggio verso l'Antartide, il fondatore di Sea Shepherd, Paul Watson, ha detto che gli attivisti erano ancora a bordo della Shonan Maru 2, una nave baleniera giapponese, gestita dall' Institute of Cetacean Research, che "si rifiuta di parlare con noi. Essi non rispondono alle nostre chiamate radio e ci stanno inseguendo", ha detto Watson.


Un portavoce dell'Istituto giapponese di Ricerca sui Cetacei con base in Nuova Zelanda, il cui compito è di coordinare la caccia annuale alle balene, ha confermato che i tre uomini erano illesi e a bordo della baleniera giapponese. Egli non ha escluso che possano essere trasportati in Giappone.


Il portavoce di Forest Rescue Michael Montgomery in precedenza aveva detto che l'azione è stata messa in atto per protestare contro l'inerzia da parte del governo australiano di fermare la caccia e  chiedere la partenza delle balenieri dalle acque australiane.


La caccia alle balene è stata vietata con una moratoria del 1986, ma il Giappone continua a cacciare centinaia di balene ogni anno con l'escamotage della ricerca scientifica.

Immagine: adrianmckinty.blogspot.com

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