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Accadde oggi, 225 anni fa...

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4 giugno 1798: muore Giacomo Casanova Storia Giacomo Casanova: professione seduttore. Tra i voti sacerdotali e la giurisprudenza scelse il sesso Giacomo Casanova è sinonimo di sciupafemmine, ma la vita del più noto libertino fu molto altro. Quasi prete, quasi avvocato... tante carriere e una sola passione: il sesso. Avventuriero, seduttore, playboy ante litteram. È questa l'immagine che tutti hanno di Giacomo Casanova, sedicente cavaliere di Seingalt. Eppure, per gli storici, il libertino veneziano non fu un cinico ingannatore di femmine. Anzi, c'è chi sostiene che non fu per niente un "dongiovanni" perché i suoi sentimenti verso le donne furono sinceri. Ripercorriamo la vita di Giacomo Casanova attraverso l'articolo "Le avventure di Casanova" di Federico Di Trocchio, tratto dagli archivi di Focus Storia. UN TIPO TRANQUILLO. La verità è che la principale vocazione di Casanova fu coltivare il proprio piacere e godersi la vita senza lavorare. Per quanto pa

Si chiude COP21 ma da Parigi si riparte con rinnovato entusiasmo

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Seguito dalle immancabili manifestazioni vietate per le strade di Parigi contro l'accordo, dopo 12 giorni e mesi di preparativi da parte degli sherpa, si è concluso a Le Bourget il summit sul clima di Parigi, che ha riunito delegazioni di circa 200 Paesi, che sono poi le componenti della Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro sui cambiamenti climatici. Con alle spalle l'Arco di Trionfo, la manifestazione antiaccordo ha riunito giovani di tutte le nazionalità per manifestare il loro dissenso sugli accordi sul clima raggiunti. Ci sono anche gli abitanti delle isole Hawaii che chiedono rispetto per il loro ecosistema. Sono quasi tutti giovani che, tra venti, trenta anni, sperimenteranno in prima persona le grandi cose fatte in un lungo periodo di decarbonizzazione e che si troveranno a vivere in pieno l'ora della verità su quello che l'uomo ha combinato oggi a Parigi. Individui d'ogni parte che chiedono giustizia climatica, che vogliono cambiare l'app

Ecco la Parigi del 2030

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Ecco come potrebbe essere un sobborgo a sud-est di Parigi nel 2030: alti edifici lussureggianti con serre e giardini sui tetti. Gli edifici sarebbero alimentati in parte da energia eolica e solare e collegati al centro della città tramite un transito veloce elevato. Questa visione del futuro di Parigi è tra i disegni presentati di recente dal presidente francese Nicolas Sarkozy, che l'anno scorso ha invitato dieci gruppi d'imprese edili e architettoniche a immaginare la città intorno al 2030, facendo si che Parigi possa diventare la città più verde ed ecosostenibile del mondo. I risultati, gli schizzi e le idee presentate fanno parte di una mostra chiamata "Le Grand Paris ", che si terrà al museo della City of Architecture and Heritage il 30 di questo mese. L'architetto Antoine Grumbach propone di estendere Parigi sino al Canale della Manica con una linea ferroviaria ad alta velocità lungo la Senna, mettendo il centro della città a solo un'ora di distanza si