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Visualizzazione dei post da agosto, 2020

MODI DI DIRE: Essere il pomo della discordia

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Essere il pomo della discordia    Essere l’oggetto di una contesa, la causa di una lite, l’argomento sul quale non si trova un punto d’intesa. Talora, ma impropriamente, si dice di colui che semina zizzania. Secondo il mito, tutti gli dei erano stati invitati alle nozze di Peleo con Teti salvo  Eris , la dea della discordia, che per vendicarsi dell’affronto gettò sulla tavola del banchetto una mela d’oro con l’iscrizione “Alla più bella”. Giunone, Minerva e Venere accamparono ciascuna le proprie pretese al dono, e il giudizio fu affidato a Paride il quale proclamò “Miss Olimpo” Venere, che gli aveva promesso l’amore di Elena: primo caso di corruzione nel primo concorso di bellezza che si ricordi. Ma la sua decisione gli procurò l’odio delle dee sconfitte, soprattutto di Minerva (Atena), che in seguito provocò la caduta di Troia, patria di Paride, il bellissimo menagramo della leggenda omerica.   Immagine:  www.miti3000.eu

MODI DI DIRE: passare sotto le forche caudine

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Da oggi iniziamo una nuova Rubrica a cui ho dato nome: MODI DI DIRE, cioè parole e frasi di ogni giorno.   - passare sotto le forche caudine     Subire una grave umiliazione, dover sottostare a una pesante imposizione. Come i soldati di due legioni romane sconfitte dai Sanniti presso Caudio (l’odierna Montesarchio, fra Benevento e Capua) nel 321 a.C., che furono costretti a passare chini, in segno di sottomissione, sotto il giogo, cioè sotto due lance infisse in terra e sovrastate da una terza disposta orizzontalmente.     - darsi agli ozi di Capua     La leggenda vuole che, dopo la grande vittoria di Canne sui Romani, nell’anno 216 a.C., Annibale abbia svernato con il suo esercito a Capua, allora la città più lussuriosa e corrotta d’Italia, e che quel soggiorno sia stato causa non ultima della sua rovina. Da ciò l’espressione “darsi agli ozi di Capua”: compromettere con l’inattività  e le  mollezze la riuscita di un’impresa.   Immagine:  www.romanoimpero.com

La pandemia ha portato ad un aumento dello sfruttamento sessuale online dei bambini

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Le sostenitrici dei bambini, comprese le sorelle cattoliche che rappresentano le loro congregazioni presso le Nazioni Unite, sono preoccupate che la pandemia di COVID-19 e i successivi blocchi possano contribuire a un aumento dello sfruttamento sessuale dei bambini online e sui social media. Con un maggiore accesso ai bambini che sono rinchiusi nelle loro case e con i trasgressori sessuali che offrono denaro facile, i criminali che abusano sessualmente dei bambini continuano a farlo", ha detto il gruppo. John Tanagho, direttore dell'ufficio della Missione Internazionale della Giustizia incentrato sul traffico di sesso cibernetico nelle Filippine, ha  citato l'  UNICEF, l'  organizzazione umanitaria  delle Nazioni Unite  per l'infanzia  , che ha definito le Filippine "l'epicentro globale dell'abuso sessuale in streaming dal vivo commercio." Tanagho ha definito i crimini un esempio di "schiavitù moderna" e ha affermato che coloro che s