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Visualizzazione dei post da giugno, 2019

Lo scorrere del Tempo nella storia dell'umanità

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Molte persone non hanno idea dello scorrere del tempo attraverso i grandi eventi della storia della vita sul nostro pianeta, per cui ritengo molto interessante proporvi una semplificazione, con un esempio davvero calzante, della storia della vita sulla Terra raccontata da Piero Angela in una puntata di Superquark. La parte iniziale della storia della vita sulla Terra è stata molto ma molto lenta. Quasi niente è cambiato per miliardi di anni.  Poi, man mano che le forme viventi sono diventate più complesse, si è verificata un'accelerazione sempre più crescente, che alla fine, con l'arrivo dell'uomo, è diventata frenetica. Ora, tutto diventa più chiaro se si paragonano i 3 miliardi e 800 milioni di anni della storia della vita sulla Terra ai giorni di un calendario. Se si pone come partenza dalle prime forme batteriche il 1 gennaio e il mondo di oggi alla mezzanotte del 31 dicembre, ecco come viene riassunta la storia della vita sulla Terra: 1 gennaio: appaiono i

L'America di periferia di Edward Hopper

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 Nighthawks, 1942. olio su tela, 84,1×152,4 cm. Art Institute of Chicago, Chicago L'America di periferia e di seconda classe di Edward Hopper . Nella pittura di Hopper gli esseri umani sono figure isolate o di personaggi tra cui non esiste un rapporto: non si guardano in faccia, non parlano tra loro, ciascuno sta per proprio conto, in una bolla di solitudine. Una volta, parlando delle illustrazioni per le riviste che gli dettero da vivere fino al 1924, Hopper confessò al critico Lloyd Goodrich che non gli interessava gente in posa o che faceva delle smorfie. Quel che voleva fare era dipingere la luce del sole sul lato di una casa. In Nighthawks (i nottambuli), una delle immagini più famose dell'arte del XX secolo, la pittura raffigura tre clienti, tutti persi nei propri pensieri. La comprensione di Hopper delle possibilità espressive del gioco della luce su forme semplificate conferisce al dipinto la sua bellezza. Le lampade fluorescenti erano appena state in uso n

Verso occidente: la foto pubblicitaria che lasciò tutti noi a bocca aperta

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Chi scattò questa scioccante foto lo fece con una Nikon 73, nel porto di Durazzo. Erano circa le dodici, tredici del 7 agosto 1991. Era un agosto caldo e al porto vi era squallore e povertà di uomini che andavano incontro alla morte ma in realtà era una corda che avrebbe condotto ad una vita migliore, Verso Occidente e nessuno pensava al pericolo della propria vita, ma solo ed unicamente alla fuga. Con la caduta del regime comunista, oltre 10mila persone si ammassarono nel porto di Durazzo per emigrare in Italia in cerca di lavoro. Il 7 marzo, nel giro di poche ore, 27mila albanesi sbarcarono a Brindisi. Il secondo grande arrivo avvenne l'8 agosto dello stesso anno, con l'attracco nel porto di Bari di un mercantile partito da Durazzo, il Vlora, con 20mila migranti a bordo: il più grande sbarco nella storia italiana. Le persone affrontarono ore e ore di navigazione in condizioni inumane e un'accoglienza non sempre all'altezza della situazione... un po' come gli i

Fu così che si scoperse l'America

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La storia che vi propongo é una storia che ai giorni nostri si ripete in altri ambiti e in altre circostanze e location... ma questa ha lasciato un'impronta fondamentale nella civiltà occidentale senza la quale non avremmo mai saputo nulla di un tale chiamato Cristoforo Colombo. Sulla passione speciale tra Isabella la cattolica e il navigatore genovese si è scritto molto. Si sa che se non avesse catturato i sensi della regina probabilmente le sorti del nuovo mondo sarebbero state diverse.  Ai tempi di Isabella si rischiava la condanna a morte se venivano comunicate a parole o con scritti vicende non gradite a Corte. E' comprensibile che gli storici e i cronisti, anche se erano fatti di cui si sapeva, tenessero a bada quanto sapessero, mantenendo sull'argomento la massima discrezione. In un vecchio libro di Sandro Dini: " Cristoforo Colombo, la realtà e l'enigma ", pubblicato da  Mursia , questa vicenda viene sviscerata apertamente in tutti i dettagli,

Dietro un cespuglio il Re consumò l'adulterio.

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Dietro un cespuglio il Re consumò l'adulterio . Vittorio Emanuele II non sapeva resistere al richiamo del sesso. ebbe amanti di ogni ceto sociale e disseminò il regno di figli. Fu chiamato il "il padre della patria" e una battuta maliziosa dei suoi tempi sosteneva che era vero, che la patria l'aveva messa al mondo quasi tutta lui. Sposò Adelaide d'Asburgo a ventidue anni. Matrimonio tra parenti, secondo la tradizione sabauda: Adelaide era una prima cugina. Lei era priva di attrattiva ma affettuosa, pia ed educata a sopportare le difficoltà, le delusioni e le umiliazioni della vita coniugale. Lui si definiva "un omaccio" e intendeva riferirsi non tanto alla sua figura di orso baffuto, quanto alla sua natura scatenata, agli impulsi cui non sapeva resistere alla sfrenatezza della sua passione per le donne. Gli piacevano tutte. "Deve essergli piaciuta perfino sua moglie, che era l'esatto contrario dei suoi gusti". Il Re le voleva sode,

El Salvador: la banda delle vedove nere.

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Reclutavano  giovani e povere donne nelle aree rurali di San Salvador, la capitale e la città più grande dello stato di El Salvador, di età compresa tra i 18 e i 23 anni,  attraendole con false promesse di lavoro come lavoratrici domestiche nella capitale. Per le vittime, sembrava un'insperata opportunità per ottenere un lavoro e poter sostenere le loro famiglie, inconsapevoli, almeno inizialmente, di lavorare per la Black Widow, una banda che costringeva le donne a sposarsi per poi uccidere i mariti e  ottenere l'assicurazione. Violeta Olivares, procuratore capo dell'unità anti-uomo della tratta di El Salvador, ha iniziato a prendere di mira la brutale banda della  dopo che una sposa prigioniera era riuscita a fuggire. La recente condanna di sette membri dell'MS-13, un'organizzazione transnazionale di bande criminali associate, in un caso correlato è "un chiaro messaggio ai trafficanti", ribadisce determinata la procuratrice che dirige una sq