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Pensavamo di conoscere tutto sul nostro pianeta ma l'era dell'esplorazione è tutt'altro che finita...

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La cartografia ha una storia antica. Ma sorprendentemente le prime mappe conosciute sono delle stelle, non della terra. Segni risalenti al 14,500 BC  trovati sulle pareti delle caverne di Lascaux tracciano una parte del cielo notturno, incluse le tre stelle luminose Vega, Deneb e Altair (l'asterismo del Summer Triangle), così come il gruppo di stelle Pleiadi. Le Cuevas de El Castillo in Spagna contengono una mappa con segni della costellazione della Corona Boreale risalenti al 12000 aC . Riguardo invece la cartografia terrestre fu la civiltà greca quella che contribuì a sviluppare enormemente la comprensione della cartografia come una scienza importante per la società in generale. Tolomeo, Erodoto, Anassimandro, Eratostene avevano tutti un'enorme influenza sulle scienze della terra occidentale, compresa la geografia. Hanno eseguito uno studio approfondito delle dimensioni e della forma della terra e delle sue aree abitabili, delle zone climatiche e delle posizioni dei pae

2014 RC, l'asteroide grande quanto una casa che però....

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Un asteroide recentemente scoperto grande più o meno come una casa passerà nella giornata di oggi vicino alla Terra, volando appena sopra i satelliti di comunicazione che circondano il pianeta. L'asteroide, chiamato 2014 RC , non rappresenta una minaccia, anche se al suo massimo avvicinamento sarà solo circa un decimo della distanza dalla luna, o circa 25.000 chilometri dalla Terra. I satelliti di comunicazioni e meteorologici sono generalmente situati in orbite a circa 22.000 miglia sopra il pianeta. Mentre questo oggetto celeste non sembra costituire una minaccia per la Terra o i satelliti, il suo stretto approccio crea però un'opportunità unica per i ricercatori della NASA di osservare e imparare di più sugli asteroidi. Con un diametro di circa 60 metri, 2014 RC sarà troppo piccolo per vederlo ad occhio nudo, ma gli astronomi dilettanti con piccoli telescopi potrebbe riuscirci. Immagine: www.segnidalcielo.it/

Usati per la prima volta i satelliti per seguire il movimento dei "diavoli del mare"

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Per la prima volta, i biologi marini hanno utilizzato i satelliti per seguire i raggi delle manta. Per la prima volta, un team internazionale di ricercatori ha usato i satelliti per seguire i movimenti delle mante, fornendo nuove importanti informazioni sui raggi voluminosi, che sono considerati " vulnerabili" a estinzione dalla IUCN ( International Union for Conservation of Nature ). I risultati preliminari delle manta atlantiche hanno dimostrato che hanno viaggiato fino a 680 miglia stando vicino alla costa dove le acque sono più calde e dove abbonda maggiormente il cibo, per un periodo di uno-due mesi alla ricerca di cibo. Hanno anche trascorso molto tempo nelle vie navigabili, che li rendevano vulnerabili ad essere colpiti da cargo. Infatti il principale pericolo per questi pesci è rappresentato dalle attività antropiche, seppur predate dagli squali ed occasionalmente anche dalle orche. Spesso rimangono impigliate nelle reti da pesca pelagiche e costiere ma anche

La tempesta solare che ha colpito la Terra

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Si era detto che poteva essere la tempesta più intensa da 5 anni a questa parte La tanto temuta tempesta solare ha investito la Terra  senza causare seri danni, nonostante sul sole c'erano state due imponenti eruzioni, che avevano staccato una importante massa di particelle cariche con emissioni radio e magnetiche che si sono messe a correre verso la Terra a 290 chilometri al secondo, cioè ad oltre un milione di chilometri l'ora. C'è tutto li dentro: elettroni, ioni, atomi in una combinazione di emissioni radio e magnetiche. Se l'uomo in passato di queste tempeste non si rendeva conto oggi ce ne accorgiamo perchè stiamo diventando sempre più tecnologici. L'elettronica è molto sensibile alle tempeste solari. Trent'anni fa capitavano blackout alle linee elettriche oggi si prevedono danni ai tanti satelliti in rotazione attorno al pianeta e sparsi nel sistema solare. I centri meteorologi spaziali avevano dato l'allerta e a rischiare erano, appunto, i sat