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Storia di alcuni grandi vini creati negli anni della guerra, prodotti in circostanze spesso brutali.

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Echi di una guerra mondiale nei vini dai primi anni '40 Una degustazione di bottiglie degli anni della guerra, prodotte in circostanze spesso brutali, fa rivivere la storia. L'opportunità di bere vini davvero antichi è una gioia rara, non solo per quello che c'è nel bicchiere. Cruciale per l'esperienza è la storia. Cosa stava succedendo nel mondo l'anno in cui è stato prodotto il vino? Qualcuno potrebbe obiettare che il vino stesso è tutto ciò che conta, ma la storia e l'immaginazione sono ciò che dà significato al vino, aggiungendogli una dimensione bella, importante, spesso gioiosa e talvolta struggente. Ecco perché molte persone commemorano la nascita di un bambino con vini della stessa annata o cercano un vino dell'anno del loro matrimonio. I vini invecchiati hanno il potere di riportare in vita eventi accaduti molto tempo fa. Esprimono tangibilmente lo scorrere del tempo. Bottiglie come quelle hanno un grande significato personale. Ma quando le annate c

Il vestito che ha acceso il commercio degli schiavi

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Oggi il post della domenica vi propone un interessante articolo tratto da  theweek.com sulla moda preferita della regina Maria Antonietta , che sorprendentemente, fu causa d'un grande cambiamento nel costume dell'epoca. Maria Antonietta  è passata alla storia per le sue mode sontuose e esagerate. È la prima cosa che la maggior parte delle persone associa alla regina condannata: gonne larghe quanto alte, abbinate a pettinature imponenti, tutte avvolte in gioielli e perle. Era un'icona della moda; se la regina  indossava uno stile, il resto della corte e il mondo occidentale ne seguivano l'esempio. Aveva il potere di creare o distruggere un'intera industria solo ritenendo cosa fosse di moda, e anche se non era nelle sue intenzioni, era esattamente quello che faceva. Eppure, nonostante tutte le mode stravaganti di Maria Antonietta, il suo look è stato l'artefice di qualcosa di nuovo che ha cambiato il mondo per sempre. Nel 1783, l'artista ritrattist

Ritrovati dopo 94 anni...

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Ventuno soldati tedeschi sepolti in un rifugio perfettamente conservato sono stati scoperti dopo 94 anni.  Gli uomini facevano parte di un più ampio gruppo di 34 soldati che sono stati sepolti vivi, quando un proiettile è esploso sopra il tunnel nel 1918 provocando la caverna in cui sono stati ritrovati. Tredici corpi sono stati recuperati dal rifugio sotterraneo, ma altri sono rimasti sotto una montagna di fango in quanto era troppo pericoloso recuperarli. Un certo numero di soldati sono stati scoperti in posizione verticale su una panchina, uno era disteso nel suo letto e un altro era in posizione fetale essendo stato buttato giù da una rampa di scale.  Sono stati trovati quasi un secolo più tardi da archeologi francesi che si sono imbattuti nella fossa comune sul fronte occidentale durante i lavori di scavo per un progetto di costruzione di strade. Molti dei resti scheletrici sono stati trovati nelle stesse posizioni in cui gli uomini erano stati sino al momento del croll

Salme, forse d'epoca napoleonica, sotto l'abside d'una chiesa

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Già i vigili del fuoco, subito dopo il terremoto di 2 anni fa, fecero la prima segnalazione. Solo ora però è iniziata l'operazione di recupero da parte della Soprintendenza archeologica di Chieti, per tutti gli studi del caso.  Stiamo parlando dei 150 corpi di soldati, si presume, d'epoca napoleonica, ritrovati sotto l'abside della chiesa di San Giovanni di Casentino, in Abruzzo. Dovevano essere quelli gli ultimi 2 anni del 1700, quando i francesi, guidati dalle truppe di Napoleone Bonaparte, per 2 volte consecutive, nel 1798 e nel 1806 invasero il Regno di Napoli, cui l'Abruzzo faceva parte. Di quel tempo sono memorabile le gesta di Fra Diavolo , che tentò di opporsi ma invano al generale Joseph Léopold Sigisbert Hugo, padre dello scrittore Victor Hugo, che marciava verso Napoli, dove la resistenza borbonica venne facilmente vinta, costringendo un'altra volta il re Ferdinando IV , come accadde nel 1799 col generale Championnet, a fuggire a Palermo, lasciando

Il coccodrillo nella Manica era solo... un pezzo di legno

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Sono state anche chiuse le spiagge nel nord della Francia dopo che un coccodrillo in agguato era stato avvistato nel Canale della Manica.  L'avvistamento del coccodrillo era stato fatto in un messaggio inviato al giornale locale, La Voix du Nord .   Il rettile, che è stato visto nuotare giovedì vicino a delle barche a vela nel porto nordorientale di Boulogne-sur-Mer , ha spinto gli allarmati funzionari a chiudere gli stabilimenti balneari sulla costa al culmine della stagione di vacanza . Solo che però... secondo le ultimissime notizie , il grande coccodrillo avvistato altri non era che...  un pezzo di legno. Una storia curiosa, meno stupefacente di quella più esilarante delle false teste di Modigliani , che vennero trovate in un canalone che nasce dal fiume Arno e attraversa Livorno.  Immagine: news.nationalgeographic.com