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Cosa sapevano i contadini medievali?

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  Da tempo, da quando seguo assiduamente lo storico Alessandro Barbero  (accademico e scrittore italiano, specializzato in storia del Medioevo e in storia militare), mi sto accorgendo che su Internet l'interesse verso il Medioevo è molto alto. Si avverte quasi una specie di nostalgia per quel tempo lontanissimo dai nostri giorni dominati dalla tecnologia e dalla paura del futuro. Nella prefazione al suo libro " A Distant Mirror: The Calamitous 14th Century ", la storica Barbara W. Tuchman ha offerto un avvertimento alle persone con idee semplicistiche su come fosse la vita nel mondo medievale e cosa potrebbe dire dell'umanità nel suo insieme. Ebbene, il periodo, che va da circa il 500 al 1500, presenta alcuni problemi per le persone che cercano di creare storie semplici. " Nessuna epoca è ordinata o fatta di stoffa intera, e nessuna è un tessuto più a scacchi del Medioevo ", ha scritto Tuchman. Gli storici, ha osservato, sono fortemente in disaccordo sui fa

Il più degno

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Buona domenica. Oggi vi propongo questa storia. Il re di un regno, che ora non c'è più, decise di scoprire la persona che avesse più voglia di lavorare e più fiducia nella propria opera. Mandò per questo i banditori per tutte le contrade del regno, i quali gridarono ai quattro venti: " Sarà regalata la metà del regno a colui che dimostrerà di essere il miglior lavoratore sia del braccio sia della mente ." Per primi si presentarono scrittori, scultori, pittori e artisti in genere, per proclamare davanti ai ministri incaricati le loro qualifiche. Dicevano d'essere disposti e capaci di fare libri, poesie, statue, quadri in onore del sovrano regnante. Poi arrivarono i soldati, che erano disposti a fare qualunque guerra. Seguirono i contadini e gli operai. Quando finì l'iscrizione, il re chiese agli addetti:   "Quanti sono venuti a chiedere la metà del regno ? "Tutti meno quest'uomo." "Perché tu non hai chiesto la la metà del r