Il pianto di Raju, l'elefante incatenato da 50 anni

Ah, India! Un Paesone che occhieggia il futuro più di qualunque altro, con oltre un miliardo di abitanti, che però sembra stare ancora nel Medioevo e che tra le sue mille contraddizioni sale alla ribalta della cronaca per i suoi efferati delitti, abusi su donne e bambine, follie in nome della religione, mostrando sempre il suo lato peggiore... che non crediamo sia solo questo.

Ancora, c'è d'annoverare una brutta notizia, un'atrocità commessa stavolta su un povero e fiero animale, Raju l'elefante che piange di gratitudine mentre viene salvato dopo 50 anni di abusi.

L'elefante è stato tenuto in catene per 50 anni da un mendicante tossicodipendente che lo utilizzava portandolo a spasso  per lo Uttar Pradesh settentrionale, per raccattare qualche spicciolo.

Raju ne ha passate di tutti i colori, anche quella di mangiare carta e plastica per riempire il suo stomaco. I suoi soccorritori lo hanno trovato in uno stato pietoso. Dicono di non aver mai visto un elefante così brutalizzato. Le catene avvolte intorno alle grosse zampe gli hanno lasciato ferite infette croniche e l'artrite è ormai un dolore quasi costante.

Pochi giorni dopo essere stato salvato da un gruppo di ambientalisti,
le ferite stanno guarendo e sta mettendo su peso.

Dopo aver vissuto una vita nella brutalità per 50 anni, Raju  sta ora diventando un simbolo per la conservazione della specie.

La situazione di Raju è stata scoperta più di un anno fa e ci sono voluti mesi per ottenere un ordine del tribunale del Dipartimento forestale dello Uttar Pradesh per liberarlo.

Immagine: www.independent.co.uk

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